«Per noi è una giornata particolarmente importante perché continua a segnare un passo nuovo e diverso del Corecom Calabria rispetto a tutti gli altri Corecom Italiani». La premessa del presidente Fulvio Scarpino è d’obbligo se si pensa che il Comitato è autorità sul territorio delegato da Agcom per quanto concerne e riguarda una serie di incombenze che riguardano il mondo della comunicazione, prevedendo anche il livello sanzionatorio.

L’appuntamento con la stampa di oggi è infatti dedicato al “Premio di qualità per i migliori contenuti comunicativi e informativi attinenti alla tutela e valorizzazione della lingua e del patrimonio storico culturale delle minoranze linguistiche calabresi”. Il Premio, giunto alla sua seconda edizione, intende valorizzare i contenuti audiovisivi inediti che promuovono e tutelano le lingue minoritarie calabresi – arbëreshë, grecanico e occitano – in quanto parte integrante del patrimonio culturale della regione e dell’identità storica locale.

L’iniziativa – hanno spiegato all’unisono il presidente del Corecom Fulvio Scarpino, il vice Mario Mazza e il segretario Pasquale Petrolo - si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della tutela delle minoranze linguistiche storiche e di promuovere le buone pratiche locali di valorizzazione attraverso strumenti comunicativi efficaci, originali e di qualità.

«Questo Comitato ha intrapreso un nuovo metodo e un nuovo modo di orientarsi e di raffrontarsi e confrontarsi principalmente con gli organi di informazione – ha detto Scarpino -. Noi cerchiamo di essere, per quelle che sono le poche risorse del Corecom, di supporto agli organi di informazione. Questo l'abbiamo fatto con una serie di premi e di premialità, anche economiche, che hanno riguardato prima la povertà educativa, ed oggi rilanciamo con la seconda edizione del premio sulle minoranze linguistiche. Abbiamo cercato quindi di unire due ruoli che sono importanti e fondamentali per la nostra terra, quello della comunicazione e quello delle minoranze linguistiche perché le minoranze linguistiche fanno parte del nostro passato, sono una parte integrante della nostra cultura, e sono una parte fondamentale di quello che il nuovo modo di porsi e di rappresentare la Calabria all'esterno». Per Scarpino e per il Corecom le minoranze linguistiche sono in qualche modo un'opportunità anche di rilanciare un'azione diversa della Calabria: «lo facciamo raccontandola con dei video con dei corti con delle riprese che vengono poi selezionati da delle giurie nazionali che, la maggior parte delle volte, sono composte dai presidenti dei vari Corecom italiani e portando avanti quello che è una delle principali e fondamentali funzioni del Corecom Calabria».

La scommessa è ora quella di promuovere ancora di più questo premio, ma a livello nazionale. L’intenzione dichiarata da Scarpino è quella di creare proprio con riguardo alle minoranze linguistiche un amplificatore di tutto quello che il Corecom sta facendo, intanto ipotizzando una giuria «non di persone più competenti, ma ancora di maggior prestigio e di visibilità, per fare in modo di rendere anche la partecipazione e l'eventuale vittoria del premio, di forte impatto comunicativo». Poi, l'idea è quella di arrivare alla creazione di un Film festival sulle minoranze linguistiche, quindi una serie di corti sulle minoranze linguistiche, e questo, ha concluso Scarpino «è il massimo di sforzo che possiamo fare per provare a rendere appetibile un premio del genere».

Certo, ha confidato il presidente del Corecom, bisognerà lavorare ancora sui rapporti con le associazioni che si occupano di minoranze linguistiche: «purtroppo bisogna prendere atto che sembra che abbiano degli interessi divergenti tra di loro, essendo tre comunità, soprattutto due quelle più importanti in Calabria. Pensate che le abbiamo cercate anche di mettere ad un tavolo insieme con dei risultati non ottimali, e devo dire la verità abbiamo dovuto interrompere anche questo tipo di rapporti».

Anche il vicepresidente Mazza ha inteso sottolineare come il Corecom Calabria, sin dall’atto del suo insediamento ha voluto svolgere un ruolo che valorizzi il proprio mandato anche attraverso delle iniziative che si vogliono svolgere sul territorio per valorizzare ciò che il territorio può dare in termini anche di sviluppo, di storia, e di conoscenza di quelle che sono le nostre radici.

«Riteniamo importantissima la comunicazione e quindi vogliamo che attraverso anche l'ausilio e il supporto della stampa venga divulgato un concetto fondamentale, cioè il valore di quello che è il patrimonio culturale del nostro territorio che spesso viene trascurato, viene poco valorizzato, e che invece è una grande opportunità per poter riscoprire le proprie radici e per dare un segnale, un senso compiuto, di quello che è sostanzialmente il futuro che noi vogliamo dare ai nostri giovani, attraverso anche il ricordo del nostro passato»

Mazza ha sottolineato come le lingue minoritarie – il grecanico, l'occitano e l’arbëreshë - sono lingue che si sono radicate in territori limitati ma che hanno conservato le peculiarità di una tradizione importante che è stata tramandata nei secoli. «Ora, queste lingue minoritarie anche la nostra Costituzione li considera importanti e debbono essere tutelate, e noi riteniamo che quello è un valore aggiunto che può dare alla Calabria, che sostanzialmente può riscoprire anche le proprie radici attraverso i percorsi storici. È importante preservare, promuovere, divulgare, la ricchezza di queste lingue e si può fare attraverso la conoscenza. Divulgare e veicolare quelle che possono essere delle iniziative concrete che possono rappresentare un elemento importante che valorizza quelle che sono le peculiarità di quei territori».

È un percorso, ha poi aggiunto Mazza, che dovrà essere sviluppato anche sotto altre forme «perché chiaramente nel momento in cui si andranno a fare queste iniziative si dovrà sensibilizzare l'opinione pubblica ma anche le istituzioni al fine di assumere anche iniziative di natura giuridica, per la tutela di quelli che sono i valori delle minoranze linguistiche e di questo patrimonio».

L’intervento di Petrolo serve ribadire che l'intendimento prioritario del premio sui migliori contenuti comunicativi e informativi è quello di preservare valorizzare e promuovere la cultura delle minoranze linguistiche e tutto quel mondo che è connesso alle tre civiltà che si sono integrate nel tessuto economico sociale e culturale calabrese. «L'intento cardine, prioritario, per certi versi primordiale – ha rimarcato Petrolo - è quello di promuovere una cultura multietnica e multiculturale, e riteniamo che simbolicamente è importante anche considerando attualmente quelli che sono gli scenari di guerra che su più fronti adesso andiamo a vivere.

«A giugno è entrato in vigore il nostro nuovo codice deontologico che tiene conto di quelli che sono sia i principi etici ai quali noi sempre ci siamo rifatti, ma anche ad aspetti moderni: viene citata l'intelligenza artificiale viene citato il mondo digitale ma soprattutto viene messo al centro la dignità della persona, quella dignità della persona e soprattutto delle minoranze che noi richiamiamo, che fanno parte del tessuto economico sociale e culturale della società calabrese che ben si sono integrate da più secoli con la nostra società». Per Petrolo si tratta di un patrimonio che non ci possiamo permettere il lusso di perdere.