La Fp Cgil ha stigmatizzato in una nota la decisione del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, di non condividere preventivamente con le organizzazioni sindacali il documento di riorganizzazione dei dipartimenti regionali. Il governatore infatti lo scorso 1 novembre ha adottato con proprio decreto il nuovo modello organizzativo che ha determinato la decadenza dei direttori generali.

Il sindacato ha espresso «profonda preoccupazione e forte disappunto». La preventiva informativa alle organizzazioni sindacali è prevista dal contratto collettivo nazionale funzioni locali. Per la Fp Cgil la riorganizzazione è «un atto che incide in modo diretto e significativo sull’organizzazione del lavoro, sulle funzioni, sulle responsabilità e sulle condizioni operative del personale. Proprio per questo, la normativa contrattuale e i principi di corrette relazioni sindacali impongono che tali processi siano preceduti da una opportuna, preventiva, trasparente e costruttiva informazione nei confronti delle rappresentanze dei lavoratori».

Circostanza che però non si è verificata. È con lo stesso atto che il presidente della Regione ha demandato il dipartimento organizzazione e risorse umane all’adempimento dell’informativa alle organizzazioni sindacali. «La mancata informazione preventiva costituisce una violazione delle corrette relazioni sindacali e rappresenta un grave arretramento rispetto ai principi di partecipazione, collaborazione e condivisione che dovrebbero caratterizzare i rapporti tra amministrazione e parti sociali» scrive la segretaria Alessandra Baldari.

«Va inoltre chiarito che l’informativa trasmessa successivamente all’adozione dell’atto non assolve in alcun modo agli obblighi previsti dal contratto collettivo, poiché – come espressamente stabilito – l’informazione deve essere preventiva o non serve. Un’informativa postuma, infatti, non consente alcun reale confronto né permette alle organizzazioni sindacali di esercitare il proprio ruolo di rappresentanza e tutela del personale».

«Un simile modo di procedere – continua la sindacalista – non solo indebolisce il clima di fiducia e cooperazione, ma rischia anche di compromettere la stessa efficacia della riorganizzazione, che dovrebbe invece fondarsi sul coinvolgimento di chi, quotidianamente, garantisce il funzionamento della macchina amministrativa regionale».

Secondo il sindacato «non è la prima volta che il presidente Occhiuto adotta comportamenti di questo tipo: già all’inizio della precedente esperienza amministrativa si procedette con un atto di riorganizzazione senza alcuna informativa sindacale preventiva, e anche allora prima della nomina della giunta regionale.

Si tratta di un atteggiamento che, oltre a essere censurabile sotto il profilo del metodo, denota una visione verticistica e autoreferenziale della gestione della cosa pubblica, lontana dai principi di partecipazione e rispetto istituzionale. Se tale impostazione può forse risultare accettabile in altri contesti politici, per la Fp Cgil essa è inaccettabile».

Il sindacato ribadisce con forza che «concertazione e trasparenza sono elementi imprescindibili per la tutela dei lavoratori e per la costruzione di una pubblica amministrazione realmente efficiente, partecipata e condivisa» e chiede «di ristabilire immediatamente corrette relazioni sindacali, avviando un confronto serio e preventivo con le rappresentanze dei lavoratori, nel rispetto delle norme contrattuali e dei principi di buona amministrazione».