Come tanti giovani del Sud, anche Pietro Fontana aveva lasciato la Calabria per costruirsi un futuro altrove. A 33 anni viveva e lavorava nel Varesotto, a Lavena Ponte Tresa, dove si era stabilito dopo essere emigrato per lavoro. Nei giorni delle festività natalizie era rientrato nel Crotonese per trascorrere qualche giorno con la famiglia, un ritorno atteso, carico di affetto e normalità. Un rientro che si è trasformato in tragedia.

Pietro ha perso la vita lungo la Strada Statale 106, a Belcastro, nella giornata di lunedì 29 dicembre. Un tratto di asfalto che da anni è sinonimo di pericolo, lutti e dolore, e che ancora una volta si è portato via un giovane nel pieno della sua vita. Era alla guida di una Toyota Yaris quando è rimasto coinvolto in un violento incidente che ha interessato tre veicoli e quattro persone complessivamente. Per lui non c’è stato nulla da fare: le ferite riportate nell’impatto sono risultate fatali. Altre tre persone sono rimaste ferite, due delle quali in modo grave, e sono state trasportate d’urgenza in ospedale.

La notizia della sua morte ha scosso profondamente Mesoraca, sua comunità d’origine, ma anche Lavena Ponte Tresa, dove Pietro viveva e lavorava. Due territori uniti da un legame umano e affettivo consolidato nel tempo, rafforzato anche dal gemellaggio tra i Comuni e dalla presenza di una numerosa comunità mesorachese nel Varesotto. In queste ore, il dolore attraversa entrambe le realtà, che si stringono attorno alla famiglia Fontana.

Pietro viene ricordato come un ragazzo perbene, figlio di una famiglia conosciuta e stimata, fatta di grandi lavoratori, persone serie e oneste. Un giovane che, come tanti altri, aveva scelto di partire per cercare stabilità e futuro fuori dalla propria terra, senza mai recidere il legame con le proprie radici.

Di fronte a una perdita così improvvisa, la comunità di Mesoraca ha scelto il silenzio e il rispetto. L’Amministrazione comunale ha deciso di annullare e rinviare un evento pubblico in programma, invitando tutti a vivere queste giornate con sobrietà e raccoglimento, interpretando il sentimento diffuso di vicinanza umana verso la famiglia colpita dal lutto.

La morte di Pietro Fontana riporta con forza al centro il tema della sicurezza sulla Statale 106, una strada che continua a essere teatro di incidenti mortali, troppo spesso archiviati come fatalità. Ma dietro ogni numero ci sono nomi, volti, famiglie spezzate