La stazione di Sibari, importante crocevia su rotaie per la mobilità turistica nella fascia ionica calabrese, presenta delle inadeguatezze nelle banchine che rendono difficile e pericoloso l'accesso ai treni ad Alta Velocità, compreso il FrecciaRossa, unico treno in servizio sulla tratta Sibari-Bolzano. Il problema principale è un eccessivo dislivello tra il marciapiede e le carrozze dei treni di ultima generazione.

 La denuncia parte da un video associato al proprio profilo dei social nel quale il presidente del gruppo consiliare Movimento 5 Stelle in seno al governo regionale, Davide Tavernise, annuncia l’iniziativa per trovare una soluzione inviando una missiva datata 18 luglio 2025, chiedendo un intervento urgente a Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., alla Direzione Operativa Infrastrutture Territoriale di Reggio Calabria, all'Assessore ai Trasporti della Calabria Gianluca Gallo e al Dirigente Generale del Dipartimento Turismo, Marketing territoriale, Trasporto Pubblico Locale e Mobilità Sostenibile Raffaele Rio.

«Dopo diverse segnalazioni, ho deciso di scrivere RFI perché è inaccettabile che diverse persone stiano praticamente mettendo a rischio la propria salute per salire o per scendere dal Frecciarossa – le parole del consigliere regionale Tavernise –, ho già denunciato questa situazione all'assessore Gallo che so che a sua volta ha scritto RFI».

Questa situazione comporta seri rischi per l'incolumità dei passeggeri, in particolare anziani, persone con disabilità o mobilità ridotta. Si sono verificate scene in cui i passeggeri devono essere aiutati fisicamente a salire a bordo, le valigie cadono e alcuni portano sgabelli da casa per colmare il dislivello. Tali condizioni sono incompatibili con gli standard minimi di sicurezza e accessibilità che un'infrastruttura pubblica dovrebbe garantire.
«Questa stazione va adeguata a standard moderni così come succede in tutte le altre stazioni d'Italia e non è possibile mettere a repentaglio una salute soprattutto di persone anziane – continua l’esponente politico –non è possibile nemmeno che parliamo di elettrificazione, di nuova ferrovia ionica quando invece non riusciamo nemmeno a fare un gradino o a mettere in sicurezza i binari perché qui la gente che arriva, in questa stazione, rischia seriamente di farsi male e io non lo posso assolutamente accettare».

L'adeguamento è considerato doveroso non solo sul piano tecnico e funzionale, ma anche necessario per assicurare a tutti i cittadini il diritto alla mobilità in condizioni di sicurezza e dignità, senza discriminazioni territoriali. «Cerchiamo nelle prossime settimane di portare questa posizione in consiglio regionale – conclude l’intervento Tavernise – e cerchiamo di risolvere questo problema che assolutamente ritengo inaccettabile in una regione d'Italia nel 2025».