VIDEO | Sabato a Cosenza l’evento “Figli della stessa rabbia”, organizzato in occasione dei trent’anni del primo graffito mai realizzato in Italia all’interno di uno stadio e dedicato al tifoso rossoblù Andrea Ominelli
Tutti gli articoli di Attualità
Tutto nasce da un graffito. Non un graffito qualunque, ma il primo in Italia realizzato all’interno di uno stadio. Lo stadio è il San Vito-Marulla di Cosenza, l’opera è dedicata a un ragazzo, un tifoso rossoblù, Andrea Ominelli, scomparso nel 1995. Quello stesso anno i suoi amici decisero di lasciare un segno, una traccia evidente del passaggio di Andrea nelle loro vite e nel luogo che spesso li aveva visti insieme. Il graffito venne realizzato da Simone Borselli e Giuseppe “Ramon” Gaudio.
Dopo trent’anni la linea tracciata ha iniziato a sbiadire, ma non il ricordo di quello che rappresenta. Amaele Serino, fondatore della Street Art School di Cosenza, si è messo all’opera assieme a Giuseppe Gaudio e Carmelo Gervasi per restaurare il murale. I lavori sono stati completati pochi giorni fa e sabato si terrà l’inaugurazione.
Attorno a quest’evento è stata cucita una manifestazione che metterà insieme arte, sport, musica e dibattito. Una riflessione multiforme sul problema delle dipendenze, partendo proprio dalla storia di Andrea. «Un ragazzo buono che si è trovato catapultato dentro a una dipendenza che lo ha portato alla morte», racconta Serino, ospite degli studi di Cosenza Channel proprio per presentare l’iniziativa (guarda il video con l'intervista integrale).
Si chiama “Figli della stessa rabbia”, un richiamo forte agli anni ’90. Quando la politica si faceva ancora per strada. «Facciamo parte di quella generazione. Cosenza ha avuto un centro sociale come il Gramna che ha sfornato tantissime esperienze», ricorda Serino.
Quella rabbia esiste ancora e «va incanalata in senso positivo». E questo è il ruolo della cultura hip hop, della street art e dello sport, in particolare di una disciplina come la boxe, la “nobile arte”, che educa alle regole e al rispetto.
«Sono realtà che riescono ad aiutare i giovani a uscire da dipendenze negative e trasformarle in dipendenze positive», sottolinea Serino.
Sabato tutto questo si potrà toccare con mano nei diversi momenti che comporranno l’evento in ricordo di Andrea Ominelli, con partenza alle 17 nei locali della Palestra Popolare di Cosenza, allo stadio San Vito-Marulla (qui sotto la locandina con il programma dettagliato).