A organizzarla il gruppo giovani guidato da Don Yamid Dallos in collaborazione con l’Associazione Japyx di Isola di Capo Rizzuto
Tutti gli articoli di Attualità
PHOTO
«C'è un grido che non si spegne. È quello dei cuori feriti, degli amici che restano, dei genitori che non smettono di sperare. E il grido di chi ha perso, ma ha deciso di non restare in silenzio». Da questo pensiero è nata la nuova iniziativa del gruppo giovani di Strongoli insieme alla Associazione Japyx di Isola di Capo Rizzuto “il Rombo della Vita – La sicurezza stradale”. Lunedì la comunità si è radunata attorno alla memoria dei propri giovani scomparsi nella celebrazione della Santa Messa, seguita da un momento di dialogo, testimonianza e confronto. Un alto momento di condivisione e sentimento del progetto "I-CARE", promosso dalla Caritas, che ha impiantato le sue radici in questi anni nel ricordo di Luigi Frustaci e tanti altri scomparsi tragicamente in un incidente stradale.
"I care" - "mi sta a cuore", "ci tengo" — non è un semplice slogan. Quello che l’associazione gruppo giovani ha inteso dimostrare è come invece sia un atto di resistenza contro l'indifferenza, una presa di posizione netta contro la superficialità e la disattenzione che, troppo spesso, costano vite. È una voce giovane, ma matura, che dice: «non basta ricordare, vogliamo cambiare». Insieme a Luigi, sono stati ricordati anche Miki e Giovanni, anch'essi vittime di incidenti motociclistici. Tre nomi, tre storie che ora sono diventate fiaccole di consapevolezza. Il loro sacrificio, hanno dichiarato gli organizzatori, oggi diventa il frutto in un'iniziativa concreta, educativa, che parla alla coscienza dei giovani.
I-CARE si è rivelato un gesto d'amore concreto verso la propria comunità, un modo per custodire la vita degli altri, come fosse la propria. Ad affiancare l'iniziativa è stato il gruppo motociclistico Japyx, che ha poi concluso l'incontro con il rombo dei motori, non come sfida ma come voce che rompe il silenzio, per richiamare tutti ad avere un forte senso di responsabilità. Perché, come hanno ricordato, ogni volta che si rispetta una regola si salva un futuro.
Don Yamid Dallos, guida instancabile della Comunità di Strongoli, affiancato dal gruppo giovani, continua a credere nella forza delle nuove generazioni. Ha inteso fortemente rilanciare il tema della sicurezza stradale tenendo sempre lo sguardo fisso sui valori del Vangelo come la legalità, il rispetto delle regole, l'attenzione all'ambiente e l'amore per la vita, questi i pilastri del progetto. Il parroco ha precisato: «È stato un momento molto partecipato e significativo, per un significato di valore che interessa tutti. Le testimonianze che sono intervenute mantengono vivo il ricordo di chi oggi non c’è più ma invia loro un messaggio a preservare il dono della vita che ci è stato consegnato da Dio con tutti i suoi valori. La comunità anche questa volta ha saputo dare il proprio prezioso contributo, così come le associazioni che hanno permesso a tutti di vivere un momento così positivo ed emozionante».