La Simit, Società Italiana di Malattie infettive e tropicali ha scelto l'Università Magna Graecia di Catanzaro per dare vita alla prima edizione della Summer School offrendo ai giovani medici delle scuole di specializzazione di tutta Italia la possibilità di prendere parte ad un corso intensivo con i migliori relatori a livello nazionale.


«L'organizzazione di questa scuola è tesa a recepire gli input che arrivano dai giovani colleghi specializzandi provenienti da tutte le scuole d'Italia - spiega Alessandro Russo, direttore della scuola di specializzazione in malattie infettive e tropicali dell'Umg - e allo stesso tempo offrire un evento che possa permettere una crescita dei colleghi su una serie di tematiche significative».


Dalla figura dell'infettivologo alle infezioni emergenti passando per i grandi temi della infettivologia dei giorni nostri, tanti gli aspetti intorno ai quali si è articolato il ricco programma, suddiviso in quattro giornate, con un approccio dinamico, particolarmente apprezzato dal rettore dell'ateneo catanzarese Giovanni Cuda: «È un tipo di format molto interessante, innovativo e poco formale, nel quale i giovani specializzandi si incontrano, si confrontano, scambiano le proprie esperienze, favorendo un importante accrescimento formativo oltre che una condivisione anche sociale di tutte le esperienze che questi ragazzi hanno fatto. Mi auguro che sia un percorso che continuerà».

L'Università Magna Graecia di Catanzaro è stata teatro in questi giorni della prima edizione della Summer School in malattie infettive e tropicali, un appuntamento che ha chiamato a raccolta giovani medici delle scuole di specializzazione di tutta Italia.


La sfida che la Simit rilancia dunque da Catanzaro è la formazione di giovani professionisti.
«Abbiamo preso l'impegno di creare una serie di opportunità, è questa la vera sfida della Simit - afferma il presidente Roberto Parrella -: creare una società scientifica che possa essere inclusiva verso tutti i giovani che si stanno formando e creare i presupposti perché ci sia un accrescimento dal punto di vista professionale nell'attualità e poi nelle sfide del futuro che saranno quelle delle malattie emergenti, della resistenza antimicrobica, quella delle infezioni correlate all'assistenza e tante altre».