Ventitré anni dopo, il nome di Maria Rosaria Sessa continua a essere pronunciato con commozione e fermezza. Il Circolo della Stampa “Pollino-Sibaritide” ha organizzato per oggi, martedì 9 dicembre, alle ore 18, nella chiesa di San Giuseppe – parrocchia dei Padri Giuseppini del Murialdo a Corigliano Rossano – una messa in suffragio per ricordare la giovane giornalista, vittima di femminicidio il 9 dicembre 2002.

A distanza di oltre due decenni, la comunità intende rinnovare un tributo affettuoso e composto a una professionista stimata, allora in servizio a Metrosat, la cui vita fu spezzata dalla violenza dell’ex compagno Corrado Bafaro.

Secondo la ricostruzione giudiziaria, Bafaro attirò Maria Rosaria con un pretesto sotto lo studio di un dentista, convincendola a un ultimo incontro. Dopo una cena a Rende, l’uomo imboccò la statale 107 in direzione Paola. Proprio durante il tragitto nacque l’ennesimo litigio. L’auto si schiantò contro un muro: fu lì che Bafaro, con un coltello da cucina nascosto nella portiera, aggredì e uccise la giovane donna. Il corpo di Maria Rosaria venne ritrovato alle 23.35 da una volante della polizia.

Subito dopo l’omicidio, Bafaro si diede alla fuga lungo i pendii che sovrastano Paola, trovando rifugio in un residence sulla statale 18. Sarà ritrovato tre mesi dopo, nel periodo prepasquale, senza vita, impiccato all’interno dell’edificio.

Il Circolo della Stampa ricorda oggi non solo una vittima, ma una collega, una giovane professionista conosciuta e stimata nel mondo dell’informazione locale. Un gesto di memoria collettiva che vuole stringersi idealmente alla famiglia in un giorno che continua a essere carico di dolore.

Prima della celebrazione eucaristica, alle 15.30, è prevista una visita al cimitero di Rossano, dove Maria Rosaria riposa.