I pianigiani, sconfitti in casa 2-1 dal Soriano, terminano il campionato di Eccellenza a testa alta, ma con il futuro in bilico. Mister Dal Torrione: «Abbiamo rispettato l'impegno, che nei nostri riguardi è stato negato». Il dirigente Bagalá: «Tiriamo fuori gli attributi come città. Meritiamo di più»
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«La squadra è stata abbandonata a se stessa. Siamo qui solo per la maglia».
È la dura constatazione fatta dall'allenatore della Gioiese Mario Dal Torrione al termine dell'ultima gara di questo tribolato campionato di Eccellenza. Le note vicissitudini societarie con il futuro del club appeso a un filo, non hanno impedito ai viola di dare tutto fino alla fine, con orgoglio e attaccamento ai propri colori. Contro il Soriano, che festeggia un ormai inaspettato accesso ai playoff, i metaurini al polivalente di Gioia Tauro escono sconfitti con il risultato di 1-2, ma lottano con caparbietà fino al novantesimo.
La squadra si è salvata con largo anticipo, nonostante punti di penalizzazione e complicazioni varie. Una squadra che, con una diversa tranquillità, per ciò che ha fatto vedere nel rettangolo di gioco, poteva benissimo ambire ad altre posizioni in classifica. Adesso, aspettando di conoscere quali saranno le prossime decisioni della proprietà Martino, bisognerà valutare quali saranno le soluzioni e le condizioni per continuare.
«Abbiamo rispettato il nostro impegno, impegno che nei nostri riguardi non è stato rispettato - sottolinea mister Mario Dal Torrione -.Non c'è stato un messaggio chiaro fin dall'inizio. La città deve ribellarsi. La nostra storia e il patrimonio calcistico devono essere salvati».
Dello stesso parere è il vice allenatore Giuseppe Infusino: «Abbandonati da tutti, non solo a livello sportivo, ma anche umano».
Il dirigente e responsabile del settore giovanile Domenico Bagalá, il quale sta svolgendo un ottimo lavoro con i giovani, alcuni dei quali proiettati verso palcoscenici importanti e, di recente, protagonisti in uno stage da Serie A con il Torino Calcio, lancia un appello agli imprenditori, alla società e a tutti coloro i quali amano la Gioiese: «Tiriamo fuori gli attributi come città. Le grandi realtà del territorio dovrebbero aiutarci. Risolleviamo una situazione che fa male a noi e all'immagine di Gioia Tauro. Meritiamo di più».