Un mezzo sfalcia l’erba e trancia un cavo lasciato a terra. Disagi per ospedale, banche, uffici e servizi d’emergenza. Ora il guasto è stato riparato, ma anche in questo caso i cavi restano “volanti”
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Dopo oltre dieci ore di blackout totale, Acri torna finalmente a collegarsi con il resto del mondo. Un’intera giornata senza linea telefonica né connessione internet, che ha isolato migliaia di cittadini e bloccato completamente uffici pubblici, banche, servizi sanitari e di emergenza.
La causa? A quanto pare l’interruzione sarebbe stata causata da un mezzo impiegato in lavori di manutenzione del verde impiegato lungo la strada statale 660, nella zona compresa tra le località Calvario e Chianette. Secondo le prime ricostruzioni, durante gli interventi di sfalcio dell’erba sarebbe stato tranciato accidentalmente un cavo telefonico che giaceva a terra, esposto, da mesi. Quel tratto di linea, danneggiato durante gli incendi della scorsa estate che avevano distrutto anche i pali di sostegno, non era mai stato adeguatamente ripristinato.
Il blackout ha coinvolto tutti i principali operatori di telefonia e connettività, paralizzando le attività di uffici pubblici, banche, poste, studi medici e servizi professionali. Particolarmente critica la situazione per le strutture sanitarie e i presìdi di emergenza.
Si tratta dell’ennesimo episodio che evidenzia la fragilità del sistema di telecomunicazioni del comune silano. Da anni, lungo quel tratto della SS 660, i cavi non sono interrati né sostenuti da strutture adeguate, ma abbandonati lungo la scarpata stradale. Un’anomalia inspiegabile nel 2025, che espone i cavi “volanti” alla mercé di ogni tipo di pericolo: incendi, frane, piogge e, come stavolta, perfino alla manutenzione del verde.
Cresce intanto la protesta dei cittadini, che chiedono interventi strutturali e una presa di posizione più decisa da parte dell’amministrazione comunale. In molti sollecitano l’apertura di un contenzioso con il gestore telefonico per il ripristino e la messa in sicurezza delle linee. Il rischio, altrimenti, è che episodi del genere possano ripetersi nuovamente lasciando isolati una comunità di oltre 18mila abitanti.
Nel frattempo il guasto è stato riparato, ma anche in questo caso, a quanto pare, l’intervento di ripristino è (nuovamente) momentaneo e i cavi restano “volanti”.