Sicurezza negli stadi

«Aggredita dai tifosi del Catanzaro ma sono cose che capitano», la società giallorossa esprime solidarietà e invita a fare piena luce

L'episodio si sarebbe verificato allo stadio Druso di Bolzano dove ieri è andato in scena il match tra la squadra calabrese e il Sudtirol. Francesca Fiori presidente del consiglio di quartiere Don Bosco ha erò deciso di non denunciare alle autorità

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di Redazione
8 ottobre 2023
14:35
Sullo sfondo lo stadio D’Urso di Bolzano, nel riquadro Francesca Fiori
Sullo sfondo lo stadio D’Urso di Bolzano, nel riquadro Francesca Fiori

Brutto episodio ieri allo stadio Druso di Bolzano, nel corso del match di Serie B tra Sudtirol e Catanzaro. Francesca Fiori, presidente del consiglio di quartiere Don Bosco sarebbe stata aggredita da un gruppo di tifosi del Catanzaro dopo un fortuito e non voluto contatto con una tifosa del Catanzaro all'uscita del bagno delle donne. 

La donna ha raccontato di essere stata «schiaffeggiata dal fidanzato della ragazza, gettata a terra e presa a calci da altri tifosi della squadra calabrese che si sono subito uniti all'aggressione». La consigliera che ha riportato qualche contusione ha deciso però di non sporgere denuncia: «Sono cose che capitano in uno stadio durante una partita».


La solidarietà dell'Us Catanzaro: «Condanniamo qualsiasi atto di violenza»

Questa mattina è arrivata la solidarietà della società Us Catanzaro che invita a fare piena luce sull'accaduto: «L'Us Catanzaro 1929, appresa dai media la notizia della aggressione riferita dalla presidente del consiglio di quartiere "Don Bosco" di Bolzano, Francesca Fiori, esprime incondizionata solidarietà alla donna, condannando qualsiasi atto di violenza perpetrato ai sui danni».

«Nello stesso tempo, ritiene di non poter condividere alcune sue dichiarazioni, riportate dagli organi di stampa locale, che tenderebbero a minimizzare l’episodio. “Sono cose che capitano in uno stadio durante una partita”, avrebbe dichiarato Fiori che, sempre da quanto letto sui giornali,  inspiegabilmente non ha sporto denuncia alle forze dell’ordine», si legge ancora nella nota della società giallorossa.

 «L'Us Catanzaro non ritiene che l'episodio, per come denunciato alla stampa dalla donna, sia derubricabile a "cose che capitano in uno stadio", perché cose del genere non si devono mai verificare, e questo va ribadito anche da parte nostra con forza e grande senso di responsabilità. 
Per questo invitiamo le forze dell'ordine a fare piena luce sulla vicenda, chiarendone la reale dinamica e individuando gli eventuali responsabili. 
Ciò anche per salvaguardare l’immagine di un'intera tifoseria che - conclude l'Us Catanzaro -, negli ultimi anni in particolare, sta seguendo la squadra in trasferta in modo festoso e composto, riempiendo i settori ospiti di ogni stadio e ricevendo i complimenti dai supporter e dalle società avversarie per la compostezza e la civiltà dimostrata».

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