Due militari della Guardia Costiera di Vibo Marina sono stati vittime di una violenta aggressione durante un controllo in mare. L’episodio è avvenuto mentre i due uomini stavano effettuando accertamenti nei confronti di una moto d’acqua con a bordo due persone.

«Un gesto vile e brutale, che porta i tratti tipici della criminalità organizzata, e che ha costretto i due uomini delle Istituzioni al ricovero ospedaliero per gravi lesioni», afferma in una nota il segretario nazionale della Guardia Costiera Usim Paolo Fedele.

«La Guardia Costiera – prosegue -, presidio di legalità e sicurezza in tutto il Paese e in particolare in aree delicate come la Calabria, non può diventare bersaglio di atti di violenza che mettono in discussione l’autorità dello Stato. Chiediamo al Governo e al Parlamento una risposta immediata, ferma e senza esitazioni, affinché episodi simili non abbiano più a ripetersi».

«Come rappresentanza sindacale militare ribadiamo l’urgenza di riconoscere pienamente il ruolo della Guardia Costiera, che esercita anche funzioni di Polizia giudiziaria. È tempo che la politica dia risposte chiare e un assetto stabile, per proteggere chi indossa ogni giorno la divisa e garantisce un servizio vitale per il Paese», continua il segretario.

«Abbiamo fiducia nella sensibilità del Governo e nella determinazione del Ministro Matteo Salvini, da sempre vicino al Corpo, e salutiamo con convinzione l’arrivo del nuovo Comandante Generale, Ammiraglio Sergio Liardo, figura di grande autorevolezza e concretezza. Questa è l’occasione per avviare una stagione di scelte forti e interventi rapidi, indispensabili per restituire dignità e sicurezza a chi difende i nostri mari e la legalità», si legge ancora nella nota.

«Ai colleghi feriti va la nostra vicinanza e solidarietà senza riserve - conclude Fedele -. Non sono soli: saremo al loro fianco in ogni sede, perché attaccare la Guardia Costiera significa colpire lo Stato e tutti i cittadini onesti».