Ambulanze come forni sotto al sole: medici e pazienti “cotti” a puntino e farmaci a rischio

VIDEO | Nei parcheggi del 118 della Piana di Gioia Tauro non ci sono pensiline che proteggano i mezzi dalla calura estiva. La Uil Funzione pubblica attacca: «Medici e paramedici lavorano in condizioni disumane con temperature oltre i 40 gradi, per non parlare dei medicinali che si deteriorano per il caldo e dei disagi per i pazienti» 

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di Francesco Altomonte
27 luglio 2019
09:27
Ambulanza sotto il sole
Ambulanza sotto il sole

Ai tanti problemi della sanità mancavano solo le ambulanze cotte dal sole nei parcheggi senza copertura. Succede anche questo nella piana di Gioia Tauro, dove i pochi mezzi a disposizione del Suem 118 non hanno uno spazio idoneo al coperto dove sostare. Un problema denunciato dalla Uil funzione pubblica che mette in guardia sull’eccessivo caldo nelle ambulanze e delle ripercussioni su ammalati e farmaci. «Stiamo attraversando un’estate molto torrida – ha attaccato Nicola Simone, segretario della Uil Fp della locride – e immaginate cosa voglia dire per i medici e il personale infermieristico dover lavorare su mezzi infuocati, con oltre 40 gradi di temperatura. Per non parlare dei farmaci che possono alterarsi per l’eccessivo calore e i pazienti. Pensate, infine, a un infartuato o a un ferito grave che si trovi in una situazione del genere». 

 


Ed eccoci davanti alla sala operativa del 118 di Polistena. Nel piazzale dove sostano di solito i mezzi di soccorso non c’è traccia di ombra e il problema viene evidenziato anche dagli operatori sanitari. «È vero – ammette uno di loro - i parcheggi delle ambulanze non hanno pensilina. E questo è un vero problema, i farmaci mica possono stare esposti al sole». Anche un’altra dipendente dell’Asp conferma: «Sì è vero, le parcheggiano lì» indicando un parcheggio cotto dal sole.

 

Il sindacato attacca, però, anche sull’organizzazione del 118 e denuncia la solita e cronica carenza di mezzi e uomini. «La situazione del 118 della piana è a dir poco disastrosa – continua Simone - In questo momento sono sprovvisti di mezzi, autisti e personale medico e infermieristico. Questo stato di cose crea paura nella popolazione». Il problema dello scarso numero di ambulanze nella piana di Gioia Tauro è datato ormai nel tempo. Le politiche dei vertici aziendali dell’Asp di Reggio Calabria, infatti, ha portato all’esternalizzazione del servizio nel corso degli anni, fino alla riduzione del parco macchine pubblico a 12 mezzi per tutta la provincia.

«In tutto penso che siamo 12 - afferma un impiegato al 118 - in questo periodo non bastano sicuramente».

 

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