Il caso

Reggio Calabria, ennesima aggressione nel carcere di Arghillà: la denuncia del sindacato Sinappe

L'esponente sindacale Vittorio Bandiera: «Picchiati almeno quattro agenti. La popolazione detenuta all’interno della struttura supera la capienza prevista, causando problemi di gestione, ordine e sicurezza»

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di Redazione
16 aprile 2023
11:50
Il carcere di Arghillà a Reggio Calabria
Il carcere di Arghillà a Reggio Calabria

Un detenuto aggredisce alcuni agenti penitenziari nel carcere di Arghillà a Reggio Calabria. A darne notizia il vicesegretario provinciale del Sinappe Danilo Bandiera. «Nella giornata di sabato un detenuto già noto per la sua indole violenta più volte dimostrata in passato in numerosi penitenziari, ha dato in escandescenza all’interno dei locali passeggi portando a termine, per futili motivi, una violenta aggressione nei confronti di almeno quattro operatori di Polizia Penitenziaria, che si sono visti aggrediti e percossi in modo violento»

Per l'esponente sindacale «ormai la popolazione detenuta all’interno del Carcere di Arghillà supera la capienza prevista, a fronte di 300 posti previsti, sono presenti all’incirca 380 detenuti, è ciò causa delle problematiche gestionali e di ordine e sicurezza; i detenuti più rivoltosi prendono spunto da ogni occasione per creare disordini. Un organico ai minimi livelli, ha portato ad un decadimento della qualità del lavoro e all’impossibilità di potersi difendere dalle aggressioni quotidiane che si continuano a registrare nel penitenziario di Arghillà. All’Amministrazione vanno le nostre rimostranze, - conclude Bandiera - perché una situazione del genere, di grave pericolo, non dovrebbe accadere, ai colleghi la nostra vicinanza».


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