Asp Cosenza, dopo l'addio di Zuccatelli ecco chi resta col cerino in mano

Inizia la giostra per individuare il reggente che dovrà guidare l'Azienda sanitaria fino alla nomina del nuovo manager. La Regione pronta ad avviare le procedure per bruciare sul tempo Cotticelli e piazzare un proprio direttore generale con pieni poteri

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di Salvatore Bruno
4 giugno 2020
10:18
L’Asp di Cosenza
L’Asp di Cosenza

Doveva trattarsi di una soluzione temporanea, per far fronte all’improvvisa partenza di Daniela Saitta, nominata dal Governo e costretta a fare subito le valigie in seguito alla scellerata decisione di affidare un incarico, sia pure a titolo gratuito, alla figlia.

Affidamento temporaneo

Invece l’affidamento ad interim della guida dell’Asp di Cosenza a Giuseppe Zuccatelli, già commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio e del Policlinico Materdomini, è andato avanti per tre mesi e mezzo. Finché è stato lo stesso Zuccatelli a dire basta e a rassegnare le dimissioni.


I dubbi dei Cinquestelle

Sull'addio del dirigente ha pesato il dubbio sulla legittimità della sua nomina sollevato da sette parlamentari calabresi dei Cinquestelle: in una interrogazione depositata sia alla Camera che al Senato, primi firmatari Francesco Sapia e Bianca Laura Granato, hanno chiesto lumi al presidente del Consiglio ed al Ministro Speranza, sulla regolarità dell'iter di attribuzione dell'interim, viziato secondo i pentastellati, dalla mancata ratifica di Palazzo Chigi.

Adesso chi comanda

La catena di comando dovrebbe sulla carta, passare nelle mani del direttore amministrativo ma anche Giampaolo Grippa, nominato dallo stesso Zuccatelli con la delibera 351 del 30 marzo scorso, in conseguenza delle dimissioni del Commissario Straordinario, è destinato a decadere dall'incarico. La legge quindi attribuisce la reggenza al direttore amministrativo di Unità Operativa Complessa più anziano. Nella circostanza si tratta di Sergio Diego che però è ormai a pochi giorni dalla pensione. A ruota seguono Erminia Pellegrini, già dimissionaria e quindi evidentemente non intenzionata a ripetere la breve esperienza dello scorso autunno, e Aurora De Ciancio, attuale dirigente della ragioneria.

Che fine ha fatto Cotticelli

Sarebbero comunque tutte soluzioni tampone, le stesse proposte fin dall'entrata in vigore del Decreto Calabria, spacciato come panacea di tutti i mali ed oggi inviso agli stessi Cinquestelle che ne avevano caldeggiato l'entrata in vigore. Tecnicamente adesso, il Commissario ad acta Saverio Cotticelli, dovrebbe concordare con Jole Santelli la nomina di un nuovo commissario straordinario. Avrebbe potuto e dovuto farlo già all'indomani dell'addio della Saitta. Ma del generale, durante l’emergenza Covid, si sono perse le tracce. In mancanza di un accordo il nome dovrebbe giungere sul tavolo del Consiglio dei ministri per l’attribuzione dell’incarico.

Poteri nelle mani della Regione

Ma anche la Regione ha facoltà di avviare le procedure selettive per individuare il manager dell'Azienda Sanitaria di Cosenza e pure di tutte le altre, ad eccezione delle Asp di Catanzaro e Reggio Calabria sciolte per mafia. Lo prevede proprio il Decreto Calabria al Comma 9 dell’articolo 3 che testualmente recita: «I Commissari straordinari restano in carica fino al termine di cui all’articolo 15, comma 1, e comunque fino alla nomina, se anteriore, dei direttori generali individuati, ai sensi dell’articolo 2 del decreto legislativo n. 171 del 2016, in esito a procedure selettive, che sono avviate dalla Regione decorsi dodici mesi dall’entrata in vigore del presente decreto».

Norma già efficace

Tradotto dal burocratese significa che i Commissari straordinari non possono rimanere in carica oltre la scadenza dell’efficacia del Decreto, fissata per il 4 novembre 2020, ovvero diciotto mesi dopo il 4 maggio 2019, data di entrata in vigore del Decreto stesso. Ma significa anche che a partire da un anno dopo la pubblicazione del Decreto Calabria, quindi a partire dal 4 maggio 2020, la Regione Calabria ha facoltà di avviare le procedure per individuare i direttori generali di Asp e Aziende Ospedaliere. La norma quindi è già efficace. Vedremo chi, tra gli uffici capitolini e quelli di Germaneto.

Bando in pubblicazione?

Fonti accreditare vicine al Dipartimento Tutela della Salute, riferiscono che il relativo bando potrebbe essere pubblicato da un momento all’altro. E quindi nel giro di poche settimane, potremmo assistere al passaggio di testimone dai Commissari ai manager scelti dai vertici di Germaneto. E già impazza pure il toto-nomi: per l'Asp di Cosenza si parla di Antonio Belcastro, per l'Azienda Ospedaliera quello di Gianfranco Scarpelli.

Giornalista
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