La consigliera regionale condanna il gesto che ha colpito una delle imbarcazioni di un’azienda anconetana impegnata in un progetto per la salute delle coste e dei mari: «Chi inquina è nemico della Calabria»
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Il Pelikan esplora i fondali marini per catturare tonnellate di rifiuti che finiscono in acqua, spesso in maniera del tutto illecita. Proprio questo potrebbe aver infastidito qualche male intenzionato che nella notte tra ieri e martedì ha appiccato il fuoco ad una delle imbarcazioni del gruppo Garbage, azienda anconetana, impegnate in Calabria per un progetto che mira alla salute delle coste italiane e dell’ambiente marino. Un attentato incendiario a uno degli otto Pelikan System, impiegato sul litorale di Amantea, attraccato al porto di Campora San Giovanni, in provincia di Cosenza. A darne notizia ieri è stato il governatore della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che proprio su quella imbarcazione era salito a bordo lo scorso 23 agosto per dare atto della raccolta di rifiuti che stava producendo i suoi frutti con oltre 10mila tonnellate di materiale abbandonato in mare.
Il consigliere regionale Sabrina Mannarino in una nota stampa lancia un appello e un grido di allarme per condannare un gesto incivile rivolto ai nemici della Calabria. «Condanno con fermezza il vile gesto compiuto da ignoti ai danni di un battello della Regione Calabria, impegnato in un’attività fondamentale: la pulizia delle acque marine lungo la costa tirrenica cosentina. Un atto grave e inaccettabile che non colpisce soltanto un bene pubblico, ma l’intero impegno collettivo rivolto alla tutela del nostro patrimonio naturale. Chi inquina il mare è nemico della Calabria e ancor di più lo è chi ostacola, con azioni dannose e premeditate. Non comprendere che la difesa del mare e dell’ambiente rappresenta una priorità condivisa da cittadini, politica e organi dello Stato è motivo di profonda amarezza».
«Il Consiglio regionale – si legge nella nota – ha già compiuto scelte concrete in questa direzione, istituendo due grandi Parchi Marini lungo la costa tirrenica cosentina: il Parco Marino “Riviera dei Cedri”, che comprende località come Scalea e San Nicola Arcella e il Parco Marino “Scoglio di Isca” ad Amantea. Si tratta di autentici gioielli naturali, riconosciuti per la loro straordinaria biodiversità e il valore paesaggistico. All’interno di essi si trovano anche le uniche due isole della Calabria: l’Isola di Dino (in località Praia a Mare) e l’Isola di Cirella (a Diamante), simboli identitari che meritano di essere conosciuti, valorizzati e protetti».
«Il mio appello, dunque - conclude l'avvocato ed esponente regionale di Fratelli d'Italia - è quello di condannare questi gesti incivili e accogliere iniziative volte a salvaguardare e promuovere il patrimonio naturalistico della Calabria, diffondendo consapevolezza tra i cittadini. Perché questo è lo scopo della nostra politica: tutelare il territorio creando le condizioni per costruire un turismo sostenibile, rispettoso dell’ambiente e capace di generare sviluppo economico e culturale».