Al centro della vicenda c'è la presunta tentata estorsione ai danni degli imprenditori Motterlini, titolari della G&G Costruzioni
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Restano in carcere l'imprenditore e immobiliarista Lorenzo Sbraccia e le altre persone arrestate lo scorso 14 aprile nell'ambito di un filone dell'indagine, condotta dal Ros e coordinata dal pm milanese Francesco De Tommasi sul caso Equalize e su una presunta rete di Cyber-spie nel quale è ipotizzata la tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Milano che ha rigettato la richiesta di revoca dell'ordinanza firmata dal gip Fabrizio Filice ed eseguita in seguito alle dichiarazioni del 24 marzo di un esponente della "'ndrangheta stragista", Nunziatino Romeo, legato alla famiglia Barbaro-Papalia.
Al centro della vicenda, per cui Nunzio Samuele Calamucci, l'informatico della rete di presunte spie, ha ricevuto un altro provvedimento di arresti domiciliari, c'è la presunta tentata estorsione ai danni degli imprenditori Motterlini, titolari della G&G Costruzioni.
Tra le persone per cui è stato confermato il carcere, oltre a Sbraccia, ci sono Pasquale e Francesco Barbaro, Francesco Baldo, Umberto Buccarelli, Giuseppe Trimboli e Fulvio Cilisto.