La sentenza

Rinascita-Scott, da Saverio Razionale a Pasquale Bonavota: i profili criminali e le condanne inflitte ai boss vibonesi

L'inchiesta ha decapitato tutti i clan della provincia calabrese grazie alle rivelazioni di una serie di pentiti eccellenti come Andrea Mantella ed Emanuele Mancuso. Ecco chi sono e quanti anni di carcere gli sono stati comminati

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di Francesco Rende
20 novembre 2023
12:32

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Saverio Razionale - 30 anni

Uno delle figure al centro del processo è quella di Saverio Razionale, indicato come il boss di San Gregorio d’Ippona, con interessi milionari – secondo l’accusa – anche nella capitale. E’ emerso così che il boss dimorava a Roma in un residence sito in via Aurelia Antica e le attività investigative hanno permesso di appurare come il boss fosse impegnato nella gestione di importanti investimenti e attività imprenditoriali in forma occulta, svolgendo anche funzioni di “mediazione” per la risoluzione di vicende riguardanti il Vibonese. Per lui era stata chiesta una condanna a 30 anni, confermata, poiché considerato al vertice del clan insieme al capo storico Rosario Fiarè (deceduto nel corso del processo) e Gregorio Gasparro (condannato a 16 anni in abbreviato).  Razionale, inoltre, è accusato di essere un esponente apicale del “direttorio” criminale dell’intera area del Vibonese, operando in diretto e stretto rapporto con i boss Luigi Mancuso di Limbadi e Giuseppe Accorinti di Zungri, mantenendo anche rapporti con “colletti bianchi” come l’avvocato Giancarlo Pittelli.

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