A Diamante continua l’emergenza legata al botulino, dopo i casi registrati negli ultimi giorni che hanno provocato due vittime e decine di intossicazioni. Ieri mattina si sono svolte le autopsie sui corpi di Tamara D’Acunto e Luigi Di Sarno, che avrebbero confermato l’intossicazione da botulino. Le due persone decedute avevano consumato un panino con friarielli acquistato da un venditore ambulante sul Tirreno cosentino. Luigi Di Sarno, 52 anni, originario della Campania, è deceduto a Lagonegro mentre stava tornando a casa. La donna, invece, residente a Praia a Mare, è morta dopo qualche giorno.

Sul posto oggi sono attualmente in corso ispezioni dei funzionari dell’Asp di Cosenza, mentre i carabinieri del Nas hanno prelevato ulteriori campioni alimentari per accertare l’eventuale contaminazione e impedire nuovi casi.

L’inchiesta della Procura di Paola, coordinata dal magistrato Domenico Fiordalisi, si amplia di ora in ora. Ad oggi, risultano nove gli indagati: il titolare dell’attività ambulante, due responsabili delle ditte produttrici degli alimenti contaminati e sei medici delle strutture sanitarie.

I sei medici, tre in servizio alla clinica Tirrenia Hospital di Belvedere Marittimo e tre presso l’ospedale Iannelli di Cetraro, dovranno rispondere dei reati di lesioni personali colpose e omicidio colposo. La finalità dell’indagine è chiarire eventuali responsabilità o confermare la correttezza dell’operato dei professionisti coinvolti.