Le indagini

Cacciatore di origini calabresi trovato morto nel Ravennate, tra le ipotesi anche che sia stato ucciso altrove

Felice Orlando, operaio 49enne, è stato centrato da due colpi esplosi con un fucile da caccia. Oggi intanto dalla Procura è arrivato il nulla osta ai funerali

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di Redazione
3 novembre 2022
20:01
Felice Orlando
Felice Orlando

Non si esclude alcuna ipotesi, anche che l'omicidio possa essere avvenuto in un altro punto rispetto a quello di ritrovamento del cadavere. Potrebbe spiegarsi così l'assenza di impronte rilevanti sul terreno e, in parte, anche quella del fucile del cacciatore ucciso. Prosegue il lavoro degli inquirenti, che non scartano neppure altre piste, per fare luce sulla morte di Felice Orlando, l'operaio 49enne nato a Cosenza, ma da tanti anni residente in Romagna, uscito sabato pomeriggio di casa per andare a caccia, freddato in un frutteto di kiwi a poche centinaia di metri dalla sua abitazione di Castel Bolognese, nel Ravennate, e ritrovato senza vita domenica mattina dal padre convivente in un fossato di scolo, senza il suo fucile accanto ma solo con i cani che lo vegliavano.

Il 49enne è stato centrato, presumibilmente tra le 18.30 e le 19 di sabato, da due colpi esplosi con un fucile da caccia: uno alla schiena da un paio di metri e uno alla nuca da distanza ravvicinata rivelatosi fatale a mo' di esecuzione. Almeno sulla scena del ritrovamento del cadavere non sono state repertate tracce compatibili in maniera netta con una colluttazione: è dunque probabile che l'arma del delitto non sia il fucile con cui l'uomo era andato a caccia - e non ancora recuperato nonostante le ricerche con droni, cani molecolari e metal detector - ma quello che l'aggressore aveva con sé (impossibile al momento restituirne l'esatto calibro in attesa degli esiti della consulenza balistica).


I carabinieri del nucleo Investigativo di Ravenna, Nor e Stazione di Castel Bolognese - coordinati dai Pm ravennati Daniele Barberini e Silvia Ziniti - stanno ascoltando vicini di casa, amici e colleghi di lavoro (la vittima lavorava per una ditta di recupero rottami di Faenza, sempre nel Ravennate). Ma è chiaro che una lente d'ingrandimento è stata collocata sul modo venatorio locale. In tal senso, non sono emerse multe al 49enne per trasgressione di regole sulla caccia. O denunce pendenti nei confronti di altre persone, cacciatori e non, oppure a suo carico. Oggi intanto dalla Procura è arrivato il nulla osta ai funerali.  

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