Botta e risposta

Caos rifiuti a Crotone, Akrea sospende la raccolta e il sindaco Voce concede agli esercenti conferimenti speciali

La società partecipata del Comune dice stop al servizio nei festivi e di domenica. Il primo cittadino Vincenzo Voce: «Decisione arbitraria e impropria»

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di Procolo Guida
9 luglio 2023
17:50

Una nota stampa della Rsa di Akrea (che poi non è propriamente una nota stampa perché mandata solo ad alcune testate ed a firma solo di una parte sindacale ndr), ed una contro risposta, sempre a mezzo media, del sindaco Vincenzo Voce agitano definitivamente il servizio di raccolta rifiuti in città in una domenica di luglio che diventa rovente.

Giovanni Mungari, Giovanni Caruso (Fit-Cisl) e Salvatore Asteriti (UilTrasporti) componenti delle RSA di Akrea scrivono che il primo problema è che «il Comune di Crotone sarebbe pronto ad affidare a soggetti privati l'esecuzione dei lavori più urgenti per la cura e la manutenzione delle aree verdi urbane». Un fatto noto da settimane a Crotone e che, oltretutto si aggiungeva ad un altro grave episodio come un atto di invito e diffida, con intimazione in mora e richiesta di danni da ritardato pagamento di poco meno di un milione di euro, recapitato sempre ad Akrea da parte di Omnitec che ha fornito 23 automezzi utilizzati per il miglioramento del servizio di raccolta differenziata.


Ed è anche vero che si tratta di un ennesimo sollecito inoltrato lo scorso 3 luglio dalla studio legale “Alfa Legal” di Bari, appunto per conto di Omnitec, oltre che ad Akrea, anche nei confronti di Regione Calabria e Comune di Crotone e che si attendeva, dopo gli stracci volati per il debito Congesi nei confronti di Sorical, potesse approdare in Consiglio Comunale o comunque nel dibattito istituzionale visto anche che le deleghe sull’ambiente il sindaco le ha recentemente spostate dalla Secreto alla avvocatessa De Renzo, oltre tutto a causa dell’inchiesta Glicine.

Per ritornare alla nota stampa di una parte delle RSA di Akrea, la nota di oggi sembrava che potesse essere derubricabile a poco o più di una agitazione, anche perché la componente CGIL è in attesa di un tavolo tecnico richiesto da tempo al suo Presidente ed all’intero CDA, che invece vengono anche ringraziati da CISL e UIL (sempre nella stessa comunicazione di oggi) per l’avvenuto pagamento degli stipendi che invece vedrebbero il Comune (a loro scrivere) addirittura remare contro: «Ci auguriamo pertanto che l'amministrazione comunale tuteli il suo patrimonio, sia materiale, che immateriale in termini di competenze raggiunte in questo settore e non lo svenda con scelte superficiali o scellerate dettate da ragioni non sempre comprensibili», specificano letteralmente al termine della loro missiva.

Ed anche se duramente, fin qua, si poteva sempre pensare che di scaramucce e posizionamenti politici si potesse trattare, invece, arriva, questa volta a stretto giro di nota stampa ufficiale, una vera e propria invettiva di fuoco del sindaco che riportiamo integralmente, anche perché da per scontata una mancata raccolta di rifiuti messa in campo dalla sua partecipata al 100%: «Con riferimento all’impropria ed estemporanea decisione assunta dalla R. S. A. di Akrea di sospendere il servizio di raccolta nella giornata della domenica, nel prendere atto dell’assenza di alcuna formale comunicazione al riguardo da parte di Akrea, nè da parte dalla rappresentanza medesima con conseguente impossibilità dell’ente di assumere ogni conseguente contromisura, ho dato immediatamente mandato a tutti gli uffici competenti di verificare ogni profilo di illegittimità connesso all’iniziativa arbitrariamente intrapresa e di emettere immediatamente ogni conseguente provvedimento rispetto ad ogni responsabilità che dovesse ingenerarsi avuto riguardo alla intervenuta sospensione di un servizio pubblico essenziale». Ed infine il sindaco Vincenzo Voce autorizza così conseguentemente anche i propri concittadini: «Al contempo, l’ente, al fine di attutire il disagio ingenerato da tale iniziativa, ha eccezionalmente autorizzato il conferimento, da parte degli esercenti insistenti sul lungomare Cristoforo Colombo e sul lungomare Antonio Gramsci, dei rifiuti nei cassonetti dei rifiuti indifferenziati, in deroga ai vigenti provvedimenti sulla raccolta differenziata».

Una presa di posizione forte che farebbe dunque propendere per una presa d’atto di sciopero e dunque di mancata raccolta che in pieno periodo estivo sottintende ad una sofferenza della popolazione ed a danni davvero difficilmente calcolabili per gli operatori turistici che dovrebbero poterlo spiegare ai loro ospiti che, a luglio inoltrato, non sembrano già di avere proprio invaso la città di Pitagora.

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