Caos vaccini a Reggio, individuato un nuovo centro per le somministrazioni

VIDEO | Non più solo Palazzo Campanella: il sindaco Falcomatà fa sapere della possibilità di usare i locali del Cedir. Le strutture però vanno adeguate e intanto urge anche un sistema di prenotazione che scongiuri assembramenti e rischi fra gli anziani (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Elisa Barresi
27 febbraio 2021
20:00

Quanto accaduto al consiglio regionale a Reggio Calabria sulla vaccinazione degli ultra ottantenni ha fatto indignare ma anche riflettere, portando anche ad effettuare un vertice in prefettura, e i primi segnali iniziano ad arrivare. A muoversi è stata anche la politica e il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà annuncia una grande novità: si vaccinerà anche al Cedir.

«L’amministrazione comunale ha dato piena disponibilità all’Asp rispetto a quella che è l’organizzazione del piano vaccini nella nostra città. Questa mattina ho sentito informalmente il direttore sanitario dell’Asp Antonio Bray che mi ha informato della possibilità di poter utilizzare i locali del Cedir o comunque altri locali comunali idonei a distribuire e organizzare meglio la fase della vaccinazione e noi naturalmente abbiamo dato piena disponibilità, quindi, adesso gli uffici si organizzeranno per dare seguito alle attività necessarie per adeguare le strutture».


Una buona notizia che, però, da sola non può bastare ad evitare gli assembramenti a cui abbiamo assistito in questi giorni. Infatti, per mettere in sicurezza le nuove location sarà necessario del tempo e nell’attesa la vaccinazione dovrà andare avanti e urge trovare un sistema di prenotazione che non esponga a rischi i pazienti fragili.

Anche in questo caso Falcomatà si dice pronto a collaborare fornendo, così come confermato dopo il vertice il Prefettura, il supporto della protezione civile e un rafforzamento del controllo da parte dei vigili affinché possano essere scongiurati assembramenti nei giorni che verranno considerando che il problema principale, ovvero la mancanza di un sistema di prenotazione univoco, non è ancora stato risolto e dalla regione una risposta in tal senso tarda ad arrivare. Infatti, nonostante gli sforzi, l’aumento dei controlli dei vigili e una maggiore organizzazione dei posti d’attesa, non è ancora chiaro perché dalla Regione non arrivi l’ok all’utilizzo della piattaforma che ad oggi viene usata per metà ovvero solo per registrare le somministrazioni ma non per le prenotazioni.

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