Tragedia familiare

Catanzaro, il Comune cerca casa ai Corasoniti: «Non è facile ma è un nostro dovere stargli accanto»

Parla il sindaco Nicola Fiorita «Si tratta di trovare una sistemazione già ai due componenti della famiglia che sono stati dimessi e anche alla mamma e alla bimba che spero possano tornare presto a città»

 

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di Luana  Costa
18 novembre 2022
16:30

«È nostro dovere stare accanto a questa famiglia». Il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita ha preso personalmente in mano il “fascicolo” che riguarda la famiglia Corasoniti, colpita nella notte tra il 21 e il 22 ottobre scorso da un incendio che ha provocato la morte di tre giovani fratelli e ferito gravemente gli altri quattro componenti del nucleo familiare.

Mercoledì scorso il padre, Vitaliano Corasoniti, è stato dimesso dal reparto di Medicina dell’ospedale Pugliese Ciaccio, dove era stato ricoverato dalla notte del tragico rogo, e ha trovato temporanea sistemazione in casa della madre, Maria Spina, a Caulonia in provincia di Reggio Calabria. L’appartamento di via Caduti 16 marzo è stato infatti semidistrutto dalle fiamme ed è stato posto sotto sequestro dalla magistratura che ha avviato una indagine per omicidio e disastro colposo per comprendere l’origine del rogo.


L’amministrazione comunale così è alla ricerca di una abitazione per far ricongiungere il nucleo familiare: «Adesso si tratta di trovare una sistemazione già ai due componenti della famiglia che sono stati dimessi e anche alla mamma e alla bimba che spero possano tornare presto a Catanzaro» ha dichiarato il sindaco Nicola Fiorita.

«Io mi sono messo immediatamente in contatto con Aterp perché la famiglia è assegnataria di un alloggio di edilizia pubblica e stiamo cercando una soluzione. Non è semplice perché non c’è una grande disponibilità di appartamenti in città ma soprattutto perché vorremmo portare la famiglia in un contesto diverso, dove non debbano rivivere anche il trauma legato al ricordo di una notte così tragica».

«Se con Aterp non troveremo una soluzione – ha precisato ancora - proveremo a farcene carico noi o a trovare altre interlocuzioni. Certamente, stiamo seguendo la vicenda. Ci vorrà un po’ di tempo per trovare la sistemazione migliore ma in qualche modo l’amministrazione assicurerà una abitazione alla famiglia».

Giornalista
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