Il procuratore di Paola, Domenico Fiordalisi, ha acceso i riflettori sull’impatto ambientale delle coltivazioni intensive lungo la costa tirrenica cosentina. In un’intervista al Tg3 Calabria ha annunciato controlli serrati su fiumi e insediamenti produttivi, in particolare quelli legati alla lavorazione della cipolla rossa tra Campora San Giovanni (popolosa frazione di Amantea) e Nocera Terinese. Secondo il magistrato, l’uso indiscriminato di fertilizzanti e agenti chimici, soprattutto vicino a mare, torrenti e pozzi, può configurare vere e proprie violazioni di legge e integrare il reato di inquinamento ambientale previsto dall’art. 452-bis del codice penale, con pene fino a sei anni di carcere.

Le sue parole hanno subito trovato riscontro nelle ordinanze emanate dal sindaco di Nocera Saverio Russo e da quello di Amantea Vincenzo Pellegrino: i provvedimenti vietano l’impiego di pesticidi, funghicidi e liquami zootecnici entro 200 metri da pozzi, sorgenti e corsi d’acqua, nonché nelle aree agricole costiere. I controlli saranno affidati a Polizia locale, Carabinieri Forestali e Arpacal, con sanzioni severe e possibili denunce penali. Nel mirino anche il metodo di lavaggio delle cipolle: in alcuni casi l’acqua reflua sarebbe stata convogliata nella rete delle acque bianche, finendo direttamente in mare.

L’iniziativa si inserisce in una strategia più ampia: la Procura di Paola ha creato un pool ad hoc sulla depurazione, che ha già portato al sequestro di impianti inefficienti lungo la costa. Amantea, sinora valutata positivamente per il funzionamento del depuratore, rischia però di veder compromessi i risultati da scarichi agricoli non trattati. 

La “fase due” annunciata da Fiordalisi segna un cambio di passo: non solo fognature e depuratori, ma anche agricoltura e insediamenti industriali finiranno sotto stretta osservazione. Le ordinanze dei sindaci rappresentano dunque un chiaro segnale politico: prevenire i rischi di contaminazione, tutelare la salute pubblica e salvaguardare l’immagine turistica di un territorio che vive di mare.

Russo: «Nessuna contaminazione»

Abbiamo contattato il sindaco di Nocera Terinese, Saverio Russo, che ha ribadito il fatto che l’ordinanza è preventiva e che «va a rafforzare ciò che la legge impone» perché al momento «non è nota alcuna contaminazione nei terreni e sui prodotti». 

Russo poi ci tiene ha precisare che «la tutela dell’ambiente e dei prodotti che il nostro territorio produce è di primaria importanza per la nostra amministrazione. Il nostro comune è fondato sull’agricoltura e i nostri prodotti rientrano tra le eccellenze regionali e sono il nostro motore economico. In prima persona attiverò controlli e verifiche con l’obiettivo di difendere l’ambiente e le colture del territorio».