Un medico in collegamento dalla centrale operativa del 118, un infermiere, un autista e un paziente con un infarto in corso. Sono questi i protagonisti di una storia a lieto fine, sullo sfondo di un sistema d’emergenza – quello calabrese – sfilacciato, alle prese con i postumi di una riforma che stenta ancora a decollare e falcidiato da defezioni, carenza di personale e mezzi.
L’intuizione, il tempismo e il lavoro d’equipe – quello della postazione territoriale di Sellia Marina – hanno consentito di salvare la vita ad un uomo di 49 anni, residente a Sellia Marina ma colto da un improvviso malore a Botricello, sulla costa ionica catanzarese. I familiari hanno immediatamente contattato il 118, il medico dall’altro capo del telefono li ha condotti fino al primo presidio d’emergenza.

La pet ieri mattina era demedicalizzata ma l’infermiere di turno non si è perso d’animo identificando i chiari sintomi di un infarto in corso: dolore toracico e sudorazione. L’elettrocardiogramma, eseguito direttamente nella postazione, ha confermato la diagnosi. L’ambulanza si è messa in strada per raggiungere il prima possibile il pronto soccorso di Catanzaro.

L’infermiere, in stretto collegamento telefonico con il medico della centrale, ha gestito lungo tutto il percorso verso l’ospedale il paziente ad alto rischio di arresto cardiaco. All’ingresso del pronto soccorso il 49enne ha accusato una fibrillazione ventricolare ma grazie al tempestivo impiego di un defibrillatore ha ripreso il normale ritmo del cuore.

In ospedale è stato sottoposto ad una coronografia e ad un delicato intervento chirurgico. Adesso l’uomo è fuori pericolo. La famiglia ha voluto ringraziare il medico di centrale Katia Lamanna, l’infermiere Luca Crudo e l’autista Gaspare Cavaliere.