Soccombe ancora, anche al Consiglio di Stato, l’Università della Calabria nel contenzioso per l’aggiudicazione della gara del servizio di cassa che dovrà passare da Unicredit alla Banca Centro Calabria Credito Cooperativo che ha sede operativa a Catanzaro.

Con sentenza oggi depositata, la settima sezione di Palazzo Spada ha respinto in “toto” l’appello dell’Unical, supportato dall’intervento del colosso bancario Unicredit, accogliendo le articolate tesi svolte per conto della Banca Calabrese dagli avvocati Alfredo Gualtieri e Demetrio Verbaro del foro di Catanzaro.

Non era bastata una prima sconfitta, certificata da Tar e Consiglio di Stato, perché l’Unical aveva, per una seconda volta, “preferito” Unicredit pur dovendo questa essere esclusa dall’appalto per palesi irregolarità.

Nella lunga sentenza, i giudici del Consiglio di Stato, nel confermare la decisione del Tar Calabria, hanno affermato principi giurisprudenziali di rilevante importanza non solo per il mondo bancario.

In primo luogo, scrivono i giudici, «dopo aver acclarato la stazione appaltante il requisito di partecipazione, non può, in un secondo momento e a gara conclusa, metterlo in discussione» aggiungendo poi che «le banche operanti nell’ambito di un gruppo di Credito Cooperativo non hanno necessità di stipulare un contratto di avvalimento, specifico per la gara, con una propria società strumentale, posto che le relative prestazioni sono già svolte da quest’ultima in via istituzionale e automatica in virtù del ruolo ricoperto all’interno del gruppo».

Già nel 2024 l’Unical era rimasta soccombente nel giudizio proposto da Banca Centro Calabria (sempre difesa dagli avvocati Alfredo Gualtieri e Demetrio Verbaro) contro l’aggiudicazione dell’appalto a Unicredit ma, nonostante le sentenze di Tar e Consiglio di Stato, aveva riaperto la procedura per escludere l’Istituto Calabrese ora risultato vittorioso.