Tutti i negozi che restano aperti: le nuove regole del decreto Conte

Chiusi bar, ristoranti e parrucchieri. Rimangono aperte solo le attività di primaria importanza per la vita quotidiana. Ecco quali sono

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di Redazione
12 marzo 2020
12:57

Nuovo decreto, nuove regole: dopo l’approvazione del Dpcm 11 marzo 2020, le limitazioni diventano più stringenti con lo scopo di arginare il contagio da coronavirus, evitando quanto più possibile che le persone entrino in contatto.

Ed è per questo che, come annunciato dal premier Conte  ieri sera, è stata disposta la chiusura di tutte le attività di produzione e vendita di beni e servizi ritenuti non essenziali.


 

Chi rimane aperto

Alimentari. Tutti gli esercizi in cui si vendono prodotti di genere alimentare: ipermercati, supermercati, discount, minimercati. Ma anche salumerie, panetterie e negozi al dettaglio di prodotti surgelati. In tutti questi luoghi, sarà opportuno recarsi uno per famiglia e sempre tenendo la distanza di almeno un metro dalle altre persone.

 

Salute. Farmacie e parafarmacie, ma anche i negozi specializzati in articoli medicali e ortopedici.

 

Tabacchi. Consentita la vendita di sigarette, tabacco e giochi del lotto.

 

Edicole. Si potranno ancora acquistare giornali, riviste, biglietti dell’autobus.

 

Mercati. Annullati, possono rimanere aperti solo i banchi di carne, frutta e altri generi alimentari.

 

Carburante. I distributori di benzina continuano a funzionare regolarmente.

 

Tecnologia. Commercio al dettaglio di computer, periferiche, elettrodomestici, elettronica di consumo audio e video, attrezzature per le telecomunicazioni sia in esercizi specializzati che non specializzati.

 

Articoli per la casa. Aperti i negozi di ferramenta, vernici, vetro piano, materiale elettrico e termoidraulico e quelli di articoli igienico-sanitari e per l’illuminazione.

 

Detersivi.  Consentito il commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini.

 

Estetica. Non chiuderanno profumerie e negozi che vendono prodotti per toeletta e igiene personale.

 

Animali domestici. I negozi che vendono cibo e articoli per cani, gatti e altri animali domestici.

 

Ottica. Chi ha bisogno di occhiali troverà aperti i negozi specializzati in ottica e fotografia.

 

Riscaldamento. Restano aperti gli esercizi al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento.

 

Lavanderie. Tutte le attività di lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia, le lavanderie industriali e le tintorie

 

Tv, telefono e Internet. Possibile l'acquisto di prodotti nei negozi che effettuano la vendita via Internet, tv, corrispondenza o telefono, distributori automatici o in qualsiasi altro modo che non sia la vendita diretta al pubblico.

 

Mense. Si potrà andare a mangiare nelle mense, purchè si riesca a mantenere le distanze di sicurezza richieste.

 

Ristoranti a domicilio. Chiusi i bar e ristoranti, che potranno comunque fornire ai propri clienti il servizio a domicilio.

 

Aree di servizio. Restano aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande nelle apposite aree in strade e autostrade, ma anche nelle stazioni ferroviarie e negli aeroporti.

 

Banche. Restano garantiti i servizi bancari, finanziari e assicurativi.

 

Agricoltura.  Consentite tutte le attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi.

 

Funerali. Aperti i servizi di pompe funebri e attività connesse.

 

 

Le altre disposizioni 

I trasporti pubblici continueranno ad essere garantiti. Le Regioni potranno disporre la riduzione e la soppressione dei servizi erogati dalle Aziende del Trasporto pubblico locale, in relazione agli interventi sanitari necessari per contenere l’emergenza coronavirus sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali. Stessa cosa potrà disporre il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro della salute, per quanto riguarda i servizi automobilistici interregionali e di trasporto ferroviario, aereo e marittimo.

 

Per gli uffici, le attività produttive non essenziali e le attività professionali, il governo raccomanda il massimo utilizzo possibile del lavoro agile, ossia svolto da casa, e ch esiano incentivate le ferie e i congedi retribuiti.

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