La decisione

Corruzione e peculato, rinviato a giudizio Claudio Parente e due consiglieri di Catanzaro

I due esponenti della civica assise avrebbero votato favorevolmente una pratica che avrebbe avvantaggiato la società riconducibile all'ex consigliere regionale, ottenendo in cambio assunzioni per i propri congiunti

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di Luana  Costa
3 marzo 2022
16:38

Il gup del Tribunale di Catanzaro ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti dell'ex consigliere regionale, Claudio Parente, e dei due consiglieri comunali di Catanzaro Giuseppe Pisano e Francesco Gironda.

Le accuse

Su tutti e tre pende una accusa di corruzione e peculato poiché, in particolare, i due esponenti della civica assise avrebbero votato favorevolmente in Consiglio comunale una pratica che avrebbe avvantaggiato l'ex consigliere regionale


I fatti

Si tratta del progetto di riqualificazione di due quartieri a sud di Catanzaro - Corvo e Aranceto - realizzato dall'associazione Vivere Insieme Onlus riconducibile appunto a Claudio Parente. In cambio, i due consiglieri comunali avrebber ricevuto vantaggi in favore dei propri congiunti, ovvero l'assunzione con incarichi retribuiti nelle strutture consiliari della Regione Calabria del fratello di Francesco Gironda e della compagna di Giuseppe Pisano.

La difesa

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Francesco Gambardella, Saverio Loiero e Valerio Murgano.  

Giornalista
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