VIDEO | Strade chiuse a singhiozzo, parcheggi inaccessibili e lavori che non si concludono mai. La denuncia è corale: il piccolo commercio rischia di morire e la città di perdere la sua vitalità
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Le transenne ormai fanno parte del paesaggio urbano e le strade del centro sono diventate un percorso a ostacoli. A Vibo Valentia la protesta monta: via Luigi Razza, piazza Morelli e viale Alcide De Gasperi sono da mesi intrappolate nei cantieri, tra chiusure improvvise e lavori che procedono a rilento. Un quadro che penalizza commercianti e residenti, sempre più convinti di essere stati lasciati soli dall’amministrazione.
«Noi è da gennaio che ci troviamo con la strada chiusa a giorni alterni – racconta un negoziante –. I primi due mesi è rimasta chiusa senza che si muovesse nulla. Poi un po’ di attività prima di Pasqua, riapertura per le festività e nuova chiusura ad agosto. Due giorni di lavoro e poi ferie. Tutto il mese di agosto siamo stati isolati dalla città». Il sabato, durante il mercato rionale, la via diventa addirittura irraggiungibile a causa delle bancarelle che bloccano l’unico accesso.
Chi lavora in zona parla di attività «aperte ma come se fossero chiuse». «La gente non viene più – spiega un altro esercente – perché trova solo cantieri e preferisce andare altrove. Non c’è neppure un cartello che indichi inizio o fine lavori. E perfino la spazzatura è rimasta bloccata dietro le transenne: siamo abbandonati a noi stessi».
Il disagio è visibile anche a chi riesce a resistere: «Forse soffro meno perché sono all’angolo – ammette un commerciante – ma non si può andare avanti così. L’amministrazione deve intervenire, qui non c’è nessuno che ci segue».
La frustrazione cresce anche per i tempi di realizzazione giudicati incomprensibili. «Sono 70 metri di strada, si possono fare in un mese – protesta un altro –. Invece da gennaio siamo ancora fermi e dall’amministrazione comunale non abbiamo ricevuto risposte. Pure piazza Morelli, finita da mesi, non viene consegnata». Una situazione che, denunciano gli esercenti, «sta ammazzando il piccolo commercio» e che riguarda diversi cantieri finanziati dal Pnrr.
A sollevare la voce non sono solo gli operatori economici ma anche i cittadini. «Hanno chiuso via Luigi Razza in piena estate – racconta un residente –. La sera vedo turisti che chiedono come arrivare in corso Umberto e non sanno dove andare. Il Comune dovrebbe pretendere tempi certi e penalità per le ditte che non rispettano gli accordi». Una protesta che ormai è diventata un coro, con una richiesta semplice: riportare vita e accessibilità nel cuore della città.