Estorsione mafiosa, il tribunale di Palmi assolve un taurianovese

L'imputato Martino Sgrò era accusato di avere imposto la guardiania a un proprietario terriero nella frazione di San Martino di Taurianova

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5 giugno 2020
19:02
Il tribunale di Palmi
Il tribunale di Palmi

Il Tribunale Collegiale di Palmi ha assolto Martino Sgrò, di Taurianova, accusato di concorso in estorsione aggravata dalle modalità mafiose.
La contestazione a suo carico nasceva a seguito del trasmissione degli atti alla procura distrettuale antimafia che il gup di Reggio Calabria aveva disposto a conclusione del giudizio abbreviato nel procedimento “Vecchia Guardia”, processo contro le cosche della frazione San Martino di Taurianova. In quella sede Sgrò, difeso dall’avvocato Girolamo Albanese era stato accusato di favoreggiamento di altro coimputato, al quale era contestato un episodio estorsivo. Nell’assolvere Sgrò, il gup aveva trasmesso gli atti ritenendolo concorrente nell’episodio estorsivo riconosciuto in sentenza.

 


Il processo è stato celebrato di fronte al collegio del tribunale di Palmi. L’istruttoria vedeva la testimonianza della persona offesa Scipione Giancotti sottoposto a richieste di denaro in cambio della guardiania dei propri terreni, l’acquisizione delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Antonio Russo in riferimento al fenomeno della guardiania sui terreni di San Martino di Taurianova, e una vasta produzione documentale da parte dell’avvocato Albanese, tesa a dimostrare l’incompatibilità tra le dichiarazioni testimoniali ed il coinvolgimento dell’imputato nella vicenda. Alla fine delle discussioni il tribunale ha riconosciuto la totale estraneità di Sgrò all’episodio estorsivo mandandolo assolto per non aver commesso il fatto.

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