Farmabusiness

Favori ai clan in cambio di voti, in Appello chiesti 7 anni e 8 mesi per Tallini già assolto in primo grado

L'ex presidente del Consiglio regionale era stato travolto dall'inchiesta della Dda scattata nel 2020. Ecco le pene invocate per gli altri imputati

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di Luana  Costa
17 febbraio 2023
14:53

La Procura Generale ha invocato la pena di 7 anni e 8 mesi di reclusione nei confronti di Domenico Tallini, ex presidente del Consiglio regionale travolto nel novembre del 2020 dall’inchiesta Farmabusiness e dalle pesanti accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso.

Le accuse

Nello specifico la Dda di Catanzaro, aveva ipotizzato un suo diretto coinvolgimento nel business dei farmaci, agevolando gli interessi della cosca Grande Aracri nel settore della distribuzione dei medicinali e accelerando l’iter di rilascio di una autorizzazione per la costituzione di due consorzi - FarmaItalia e Farmaeko - su cui aveva investito la famiglia di Cutro. Nella sua funzione di ex assessore al Personale (che ha ricoperto nella giunta Scopelliti) avrebbe svolto il ruolo di intermediario – secondo le ipotesi della Procura - negli uffici del dipartimento Tutela della Salute in cambio di appoggio elettorale nelle elezioni regionali del 2014.


Assolto in primo grado

Una ricostruzione che, tuttavia, non ha retto al primo grado di giudizio. Il gup del Tribunale di Catanzaro lo ha assolto da entrambe le accuse, successivamente citato in giudizio dalla Procura Generale nel processo che si sta celebrando dinnanzi alla Corte d’Appello. Nel corso della requisitoria il pg ha poi chiesto per tutti gli altri imputati la conferma della sentenza di primo grado. Quindi, 16 anni di carcere per Domenico Scozzafava, imprenditore catanzarese, che avrebbe svolto da cerniera di collegamento tra il politico e la cosca crotonese favorendone gli interessi.

La Procura Generale ha chiesto 14 anni di carcere per Giuseppina Mauro e 10 anni e otto mesi per Elisabetta Grande Aracri – rispettivamente moglie e figlia del boss Nicolino Grande Aracri.

Queste le pene invocate dalla Procura Generale nei confronti degli altri imputati

  • Patrizio Tommaso Aprile a 4 anni (assolto in primo grado);
  • Domenico Tallini a 7 anni e 8 mesi (assolto in primo grado);
  • Santo Castagnino a 10 anni e 8 mesi;
  • Giuseppe Ciampà a 10 anni e 8 mesi;
  • Paolo De Sole a 8 anni e 4 mesi;
  • Donato Gallelli a 4 anni;
  • Domenico Grande Aracri a 2 anni e 8 mesi; 
  • Elisabetta Grande Aracri a 10 e 8 mesi;
  • Salvatore Grande Aracri (cl.1986) a 10 anni e 8 mesi;
  • Salvatore Grande Aracri (cl.1979) a 11 anni e 4 mesi;
  • Giuseppina Mauro a 14 anni;
  • Pancrazio Opipari a 8 anni e 6 mesi;
  • Salvatore Francesco Romano a 11 anni e 4 mesi;
  • Maurizio Sabato a 2 anni e 8 mesi;
  • Domenico Scozzafava a 16 anni;
  • Leonardo Villirillo a 10 anni e 8 mesi.

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati: Enzo Ioppoli, Carlo Petitto, Gregorio Viscomi, Tiziano Saporito, Sergio Rotundo, Nicola Tavano, Vincenzo Cicino, Gianni Russano, Luigi Colacino, Salvatore Staiano, Antonio Ludovico, Michele De Cillis, Dario Gareri e Mario Nigro e Salvatore Perri.

Giornalista
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