Ad essere presi di mira dai malviventi il rivenditore di elettrodomestici "Uniclima srl" e il negozio di articoli sportivi "Gieffe sport". I titolari lanciano un appello rivolto ai cittadini
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Negli ultimi giorni, a Gioia Tauro due attività commerciali sono state svaligiate da ignoti. In città si sta affrontando una crescente preoccupazione legata ai furti. Questi crimini non solo rappresentano una perdita economica per i proprietari, ma hanno anche un impatto significativo sulla sicurezza e sul clima commerciale delle comunità. Atti illeciti dalle conseguenze pesanti su più fronti. Ad essere presi di mira dai malviventi il rivenditore di elettrodomestici “Uniclima Srl” sulla Strada Statale 111 e il magazzino di articoli sportivi "Gieffe Sport" sulla Nazionale 18.
I titolari delle attività commerciali hanno lanciato un appello sui social rivolto a tutti i cittadini gioiesi. Il messaggio è condiviso in massa dalla collettività, con in testa gli esponenti dell’amministrazione comunale. Massimiliano Trimboli, proprietario di “Uniclima Srl”, ha denunciato di aver subito un furto di condizionatori marca Sinclair e Toshiba oltre che caldaie a gas marca Biasi, e ha dichiarato: «A chiunque abbia comprato tali oggetti, gli consiglio o di farsi tornare i soldi dai ladri o di denunciarli. Tutto il materiale ha i numeri di matricola. Anche se ve li hanno venduti degli installatori, siete complici e vi possono denunciare o per ricettazione o per incauto acquisto, ma sempre di denuncia penale si tratta. Vi consiglio di chiamarli e di farvi fare fattura dei prodotti acquistati con il nome e la matricola del prodotto che vi hanno venduto».
Francesco Russo, del negozio di articoli sportivi “Gieffe sport”, si è unito all’appello, in seguito al furto di tute, divise e accessori vari, e ha invitato tutti «a prestare attenzione, a non acquistare merce da canali sospetti e a denunciare chi prova a vendere prodotti di dubbia provenienza. Spero davvero che questi episodi possano finire e che, insieme, come comunità, possiamo aiutarci e proteggerci».

