Il caso

Fuscaldo, il mistero del convento conteso. L’ex sindaco: «Vi racconto la truffa: era del Comune, fu venduto per 20mila lire»

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di Francesco Frangella
14 gennaio 2024
21:00

VIDEO | Gravina tira fuori un documento firmato in uno studio notarile di Napoli nel 1927. E accusa: «Due religiosi dell’ordine dei Passionisti hanno venduto il bene dell’amministrazione a una cooperativa rappresentata dagli stessi Passionisti. Presto presenteremo un dossier»

Prosegue l'attività del movimento "Fuscaldo Europea" e dell'ex sindaco del comune tirrenico, Davide Gravina, concentrati nel portare alla luce la documentazione acquisita sulla proprietà del convento dei Padri Passionisti. Gli atti raccolti rivelerebbero la proprietà del comune sul fabbricato del convento, svelando ciò che la compagine extraconsiliare fuscaldese definisce un «imbroglio». Secondo la ricostruzione degli autori della scoperta, due Padri Passionisti, il 31 ottobre 1927 a Napoli, in uno studio notarile, avrebbero venduto una proprietà comunale, ovvero il convento dedicato a San Francesco di Paola, a una società cooperativa per 20mila lire.

L'ex sindaco sottolinea che la società in questione, era composta e rappresentata dagli stessi Padri Passionisti, e che il consigliere e il presidente di questa società avevano formalizzato l'atto davanti al notaio. «Ci troviamo di fronte alla vendita di una cosa altrui, una proprietà comunale - spiega Gravina - a sé stessi. Naturalmente, tutto ciò è avvenuto senza il consenso e senza la delega dei proprietari dell'immobile, cioè il comune di Fuscaldo, ignari di questa 'truffa napoletana'».


L'ex primo cittadino ha inoltre aggiunto che la medesima società, in seguito, aveva trasferito gratuitamente ed irrevocabilmente la proprietà del convento di Fuscaldo alla Provincia del Sacro Costato della Congregazione dei Padri Passionisti, con sede a Manduria (Puglia), attraverso l'atto notarile, redatto sempre a Napoli, il 5 maggio 1933.

Gravina ha infine concluso affermando che «la verità storica-documentale è stata raggiunta, ora è necessario consumare tutti i passaggi istituzionali, prendendo definitivamente atto - in Consiglio Comunale - che la proprietà del convento è del comune di Fuscaldo e quindi dei cittadini fuscaldesi».

L'intero dossier sarà presentato nei prossimi giorni.

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