Lavori in corso

Fusione ospedali a Catanzaro, dopo le procedure amministrative si mette mano a quelle sanitarie

Al via la ricognizione sui servizi esternalizzati: ristorazione, pulizia e rifiuti. L'obiettivo è di arrivare in maniera ordinata alla nascita dell'azienda unica limitando i disagi per i pazienti

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di Luana  Costa
6 aprile 2023
19:30

Non si perde tempo nelle due aziende catanzaresi che procedono ormai a piè sospinto verso l’integrazione e la contestuale nascita dell’azienda unica Renato Dulbecco. Dopo le contestuali deliberazioni che hanno sancito l’avvio di una ricognizione interna per le aree funzionali amministrative, i due commissari straordinari hanno deciso di implementare l’attività affiancando anche quelle di area prettamente sanitaria.

È quanto si legge nella delibera varata questo pomeriggio dal commissario straordinario del policlinico universitario, Vincenzo La Regina, a cui farà seguito un identico provvedimento adottato dal commissario straordinario dell’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio, Francesco Procopio. Si procede, infatti, in maniera spedita ma anche congiunta dopo il mandato conferito ad entrambi dal presidente e commissario ad acta, Roberto Occhiuto. Così oltre alle procedure amministrative si mira adesso ad uniformare anche gli assetti sanitari.


«Il tempo previsto per la conclusione della ricognizione e l’adozione dei provvedimenti necessari per consentire l’immediata funzionalità delle strutture amministrative dell’azienda Renato Dulbecco può essere utilmente impiegato per effettuare la valutazione comparata delle procedure tecniche, amministrative e contabili e dei processi organizzativi in essere presso le due aziende relativamente alla gestione dei servizi esternalizzati con implicazioni di carattere sanitario e igienico organizzative» si legge nella delibera.

Si tratta, a titolo d’esempio, delle attività di ristorazione, di pulizia e sanificazione, di smaltimento dei rifiuti speciali che «possono essere svolte in comune e di concerto dai direttori sanitari aziendali». «Le attività di ricognizione e confronto – si legge ancora in delibera - è finalizzata ad evitare o comunque limitare eventuali disservizi organizzativi conseguenti alla necessità di uniformare le procedure attualmente implementate nelle due aziende con inevitabili ripercussioni negative sulla gestione dei servizi ospedalieri e disagi per i pazienti nonché a garantire l’ordinato avvio dell’attività».

Giornalista
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