Autorità e numerosi cittadini alla cerimonia di consegna del riconoscimento "Solidarietà Nello Vincelli". La stoccata: «Chi mi critica senza nominarmi dovrebbe ricordare che il coraggio non si compra al supermercato»
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«Se non ricordo male, questo è il primo premio che ricevo a Reggio Calabria. È importante perché proviene dal basso, dal volontariato. So bene i sacrifici che comporta, perché anch’io ho sempre creduto nella cultura del dono e dell’impegno civico».
Un momento storico e carico di significato si è vissuto a Reggio Calabria, dove il procuratore Nicola Gratteri ha ricevuto per la prima volta un riconoscimento nella sua città: il Premio "Solidarietà Nello Vincelli", istituito dall’associazione Nuova Solidarietà Odv. Un giardino gremito, la presenza di tutte le autorità civili e militari e di tantissimi cittadini hanno reso l’evento una vera manifestazione di affetto, rispetto e gratitudine nei confronti di uno dei simboli della lotta alla ‘ndrangheta in Italia.
Gratteri, introdotto dalla garante regionale dei diritti delle persone private della libertà personale Giovanna Russo, ha ripercorso anche i suoi anni alla Procura di Reggio Calabria, definiti «durissimi ma bellissimi», ricordando i momenti più intensi e le difficoltà vissute sul campo: «Reggio Calabria è stata ed è una Procura fondamentale per il contrasto alla ‘ndrangheta, l’unica mafia presente in tutti i continenti. Qui ho vissuto anni importanti, affrontato ostilità, amarezze, ma anche realizzato inchieste decisive. Chi non punta sul contrasto alla droga, non potrà mai dimostrare con quali soldi vengono costruiti alberghi e ristoranti nel cuore di Milano».
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