Di Antonio Tajani si può dire di tutto (che è un po’ distratto come ministro degli Esteri, che come vicepremier non il piglio giusto per contrastare la Meloni, che la sua immagine sia un po’ imbolsita ecc.) ma di certo non che sia un ingenuo. Del resto come potrebbe esserlo uno che ha attraversato tutta la parabola di Forza Italia, dai tempi del Cav. ad oggi, ricoprendo sempre ruoli di primo piano.

In attesa di capire se i pranzi chez Marina siano investiture alla successione o semplici incitamenti a dire qualcosa di liberale, il buon Antonio muove le sue pedine per contrastare la voglia dei secondi di fargli le scarpe.

I giornali nazionali di aerea parlano di un grande attivismo di Tajani che intende tirare dritto per la sua strada: congressi regionali entro marzo e quello nazionale entro settembre prossimo dove i suoi sfidanti dovranno necessariamente scoprire le carte. Nel frattempo tesse le sue relazioni, elargendo spazi e visibilità agli scontenti come Licia Ronzulli. Ma anche provando ad avvicinare a sè molti big del partito. Il discorso è molto semplice: in un partito dell’8% che senso ha costruire correnti che possono arrivare all’1/2. Non siamo mica ai tempi della gloriosa Dc, tanto cara a Tajani, e nemmeno a quelli del Pci.

In questo senso va interpretata l'indiscrezione che gli uomini più vicini al segretario nazionale hanno fatto trapelare al Foglio: «Occhiuto è stato eletto grazie ai voti di Gianluca Gallo, mister 30 mila preferenze. Tony ha Gallo dalla sua. Occhiuto abbassi la cresta». Questo per dire come la colonna di Tajani sia pronta alla eventuale guerra.

Aggiungiamo che Gallo oltre ad essere apprezzatissimo assessore regionale all’Agricoltura è anche segretario provinciale del partito. Eletto lo sfortunato giorno in cui Occhiuto fu vittima del famoso incidente automobilistico, aveva portato al congresso cosentino oltre diecimila tessere. Insomma è una pedina fondamentale per la scalata al partito dalla Calabria. Lui, d’altra parte, non ha mai nascosto la sua volontà di lasciare la nostra regione per sedere in Parlamento.

Identico discorso si può fare su Francesco Cannizzaro. Il deputato e coordinatore regionale è dato fra le poche presenze politiche annunciate all’incontro “In libertà” fissato per il 17 dicembre a Palazzo Grazioli nella saletta della stampa estera. Ma Cannizzaro è da sempre dato molto vicino a Tajani. Come si comporterà in caso di tentata scalata al partito? I ragazzi calabresi sono agguerriti e hanno ambizioni, ma fino a che punto?

Intanto i giornali d’area dicono che Marina se la ride. A lei di correnti e scalate al partito importa poco. Il suo vero obiettivo è rivitalizzare il partito e ridisegnare il perimetro politico in direzione liberale. Per fare questo anche un caso interno al partito va bene. Sono bastati tre inviti a pranzo a casa della Cavaliera e la grande Forza Italia si è mossa. In fondo è sempre la figlia del Cav.