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Il Decreto Calabria è legge, altri sei mesi di norme speciali per la sanità

VIDEO | Ok definitivo della Camera dei deputati alla proroga. Tra le misure approvate anche la possibilità per il commissario ad acta di nominare direttori generali e il blocco dei pignoramenti fino a dicembre 2023 (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Luana  Costa
14 dicembre 2022
13:31

Il decreto Calabria subirà una proroga di sei mesi. È stato definitivamente approvato infatti dall'aula della Camera dei Deputati (160 voti favorevoli, 54 contrari del M5s e Avs e 76 astenuti del Pd e Terzo polo) il testo, già licenziato a Palazzo Madama, che contiene una ulteriore estensione della durata di sei mesi della legge speciale volta al risanamento della sanità calabrese.

La misura

Le misure a sostegno del servizio sanitario regionale sarebbero scadute infatti l'11 novembre scorso e con il nuovo intervento normativo si prorogano da 24 a 30 mesi gli effetti della legge speciale. Dalla proroga sono state escluse alcune disposizioni già oggetto di modifica. Ad esempio, il compenso aggiuntivo in favore dei commissari straordinari, il potere del commissario ad acta di avvalersi del corpo della Guardia di Finanza per lo svolgimento di attività dirette al contrasto delle violazioni in danno degli interessi economici e finanziari degli enti del servizio sanitario e, infine, la previsione di contributo di solidarietà pari a 60 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025.


Le novità

Oltre alla proroga di sei mesi, però la norma introduce ulteriori novità, già approvate al Senato con una serie di emendamenti. Dispone infatti che i commissari straordinari delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi decadano, ove non confermati entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto. Inoltre, per gli oneri derivanti dalla proroga Agenas è autorizzata alla proroga dei contratti di lavoro flessibile a supporto dell’attività del commissario ad acta nel limite di 25 unità con una copertura nel limite di 256.700 euro per l’anno 2022 e di 577.500 euro per il 2023.

Nomina dei direttori generali

Ulteriori emendamenti hanno previsto, inoltre, la possibilità per il commissario ad acta «di nominare, in ogni caso, i direttori generali degli enti del servizio sanitario regionale. Si consente, inoltre, al commissario ad acta - nell'esercizio delle proprie funzioni e per il periodo di durata della proroga - di avvalersi della collaborazione dell'Agenzia delle Entrate». Inoltre, «il personale non dirigenziale assunto da Agenas per supportare le attività dei commissari ad acta, il quale è assegnato fino al 31 dicembre 2024, può essere destinato a operare anche presso il dipartimento Tutela della Salute, servizi sociali e socio-sanitari della "Azienda per il Governo del servizio sanitario della regione Calabria - Azienda zero».

Scatta di nuovo il blocco dei pignoramenti

Infine, si apportano modifiche a seguito del sentenza della Consulta che aveva infatti dichiarato incostituzionale la sospensione per l’eccessiva durata della prima previsione normativa, fino a dicembre 2025, del blocco delle azioni esecutive e dei pignoramenti nei confronti delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi. Attraverso l'emendamento approvato le azioni esecutive nei confronti degli enti del servizio sanitario resteranno sospese fino al 31 dicembre 2023.

Giornalista
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