Il re del mattone meneghino è indiziato di corruzione in concorso con l’ex presidente della Commissione Paesaggio del Comune Giuseppe Marinoni
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Nel nuovo filone dell'inchiesta della Gdf sulla gestione urbanistica la Procura di Milano ha chiesto anche la custodia cautelare in carcere per Manfredi Catella, fondatore e ceo del gruppo Coima, in campo in progetti immobiliari importanti che stanno cambiando negli ultimi anni lo skyline della città, come Milano Porta Nuova, il Pirellino, lo Scalo di Porta Romana per le palazzine del Villaggio Olimpico e la Biblioteca degli Alberi, in zona Porta Garibaldi-piazza Gae Aulenti.
A Catella gli investigatori hanno notificato l'atto mentre stava per partire in aereo per un viaggio programmato.
Catella è indiziato di corruzione in concorso con Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione Paesaggio del Comune di Milano. Secondo l'accusa, Marinoni avrebbe ricevuto una consulenza da Catella senza poi astenersi dalla valutazione di un progetto a lui riconducibile. Un secondo filone ipotizza, sempre a carico di Catella e dell’assessore Tancredi, un’induzione indebita a favore dello stesso Marinoni, che sarebbe stato spinto — su input dell’imprenditore — a indirizzare l’iter di un progetto. Tancredi è anche accusato di falso per non aver rilevato, secondo i pm, il conflitto di interessi di Marinoni. Richiesti i domiciliari anche per Marinoni, l’architetto Alessandro Scandurra (ex membro della stessa commissione) e due imprenditori.