In un ristorante a Melissa inoltre sono stati sequestrati prodotti ittici privi di tracciabilità. Le attività portate avanti dalla Guardia costiera
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I militari della Guardia Costiera hanno sottoposto a verifica numerose strutture turistiche e stabilimenti balneari nel tratto di costa di giurisdizione della Capitaneria di porto di Crotone, che si estende dal Comune di Crucoli (Crotone) sino al Comune di Sellia Marina.
Oltre ai controlli effettuati sul possesso dei necessari titoli concessori rilasciati ai titolari delle strutture, sono state verificate le effettive dimensioni delle aree demaniali marittime occupate dagli stabilimenti balneari; il possesso delle dotazioni di sicurezza; ed il rispetto di tutte le altre prescrizioni contenute nell’Ordinanza di sicurezza balneare emanata dalla Capitaneria di porto di Crotone. I controlli eseguiti hanno consentito di accertare diverse carenze in 6 strutture balneari ispezionate che hanno determinato, complessivamente, l’irrogazione di oltre 6.000 euro di sanzioni amministrative a carico dei responsabili.
Nelle strutture balneari controllate (due a Le Castella nel Comune di Isola Capo Rizzuto, due a Sellia Marina, una a Cropani ed una a Botricello), nonostante la presenza di avventori che usufruivano dei servizi in spiaggia, è stata accertata – in quattro stabilimenti – l’assenza del personale preposto al servizio di assistenza e salvataggio e, in altri due, la carenza nelle dotazioni e negli apprestamenti di sicurezza, regolamentati dalla vigente Ordinanza di sicurezza balneare.
A seguito dell’intervento dei militari, i responsabili degli stabilimenti balneari hanno prontamente ripristinato le condizioni di sicurezza riattivando il servizio di assistenza e salvataggio o integrando le dotazioni e gli apprestamenti di sicurezza mancanti. Nel Comune di Melissa, infine, sono stati sequestrati, in un ristorante, prodotti ittici privi della necessaria documentazione che ne assicurasse la prevista tracciabilità. A carico del titolare dell’attività è stata elevata una sanzione amministrativa di 1.500 euro ed il prodotto ittico è stato sequestrato, per un totale di 6,5 chilogrammi, per essere successivamente distrutto.