I carabinieri hanno denunciato un imprenditore boschivo che avrebbe alterato la “martellata”, cioè il marchio che contrassegna i tronchi destinati ad essere abbattuti. Sono 96 gli alberi trafugati per un valore di 25mila euro
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Una vasta operazione di controllo del territorio, disposta dal Gruppo Carabinieri Forestale di Vibo Valentia, ha portato alla denuncia di un imprenditore boschivo del posto, ritenuto responsabile di presunte irregolarità nella gestione di un lotto forestale ricadente all’interno del Parco Regionale delle Serre.
Secondo quanto ricostruito dai militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Serra San Bruno, l’indagato avrebbe manipolato la cosiddetta martellata – il marchio ufficiale che contrassegna gli alberi autorizzati al taglio – sostituendo alcune piante regolarmente segnate con altre di diametro maggiore, così da incrementare il valore del legname ricavato.
I controlli avrebbero inoltre evidenziato l’abbattimento di numerose piante non autorizzate, successivamente asportate dopo averne occultato le ceppaie per mascherare l’attività illecita. L’intervento dei Carabinieri Forestali ha portato alla stima di 96 alberi trafugati, tra cui 47 esemplari di douglasia e 49 di abete bianco, per un valore complessivo vicino ai 25.000 euro.
A carico dell’imprenditore sono stati contestati diversi reati: furto aggravato, danneggiamento aggravato, deturpamento di bellezze naturali, oltre alla violazione del vincolo paesaggistico e della normativa che tutela le aree protette. È scattata anche una sanzione amministrativa di 15.300 euro per violazioni in materia di polizia forestale.
L’operazione si inserisce nell’ambito delle costanti attività di monitoraggio condotte dai Carabinieri Forestali con l’obiettivo di preservare il patrimonio boschivo regionale e contrastare fenomeni che minacciano l’equilibrio degli ecosistemi montani del Parco delle Serre.

