Al via la bonifica dell'ex zuccherificio di Lamezia dopo 50 anni di degrado e abbandono

VIDEO | A sollecitarla, anche con un esposto alla Procura, era stato l’esponente di Patto Sociale Giancarlo Nicotera. L’edificio, da quando venne chiuso, è diventato un mausoleo di eternit e rifugio di senza tetto e sbandati

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di Tiziana Bagnato
14 giugno 2019
13:38

L’ultima campagna di produzione di zucchero fu nel 1960. Lo zuccherificio inaugurato nel 1941 dall’allora ministro dell’Agricoltura Giuseppe Tassinari cessava la sua intensa attività.

 


Venti anni di produzione massiccia di zucchero, 600 gli operai impiegati, un milione e duecentomila i quintali di bietole lavorate in ogni stagione, venti mila i quintali lavorati ogni giorno. Era considerato una sorta di Fiat della Calabria. Poi la chiusura e l’abbandono. Sull’imponente ex zuccherificio che sorge a Sant’eufemia, a Lamezia, è calato il sipario per cinquanta anni. Mezzo secolo in cui è diventato un gigante fantasma, ricoperto di eternit, che negli anni ha ospitato senzatetto e tossicodipendenti e in cui avvenne anche un omicidio.

 

Pochi giorni fa l’inizio della bonifica dall’amianto e altri materiali pericolosi tramite una ditta specializzata con la sovrintendenza dell’Asp di Catanzaro. I lavori dovrebbero essere completati entro settembre. Un sospiro di sollievo per gli abitanti della zona che di tutto quell’amianto che polverizzato veniva portato in giro hanno sempre avuto timore, attribuendogli anche la presunta responsabilità dei tumori diffusi nella zona.

 

A sollevare più volte, anche con un esposto alla Procura, la necessità di bonificare l’area l’esponente di Patto Sociale Giancarlo Nicotera. «Finalmente si pone rimedio ad un importante problema – ha dichiarato a LaCnews24 Nicotera – il dopo dovrà essere gestito in sinergia tra la società proprietaria e le istituzioni pensando alle ricadute sul territorio. Avere nel centro di Sant’Eufemia una struttura in tale degrado, con ferro e lastre di amianto, può essere pericoloso per la salute, per questo è importante riqualificarla» ha aggiunto Alessio Filippone, esponente di Patto Sociale.

 

Rimane un grande punto interrogativo sul futuro. Sì, perché lo zuccherificio da anni è oggetto di progetti mai concretizzatisi. Dalla trasformazione in un albergo, alla creazione di un hub, fino a un parcheggio e a un museo. Tutte ipotesi che hanno fatto fatica a vedere l’inizio di una realizzazione o di un accordo. E nel frattempo sono trascorsi ben cinquanta anni.

Giornalista
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