L’assessore comunale di Lamezia Terme, Tranquillo Paradiso, ha rimesso la delega sulla Polizia Municipale e presto potrebbe rimettere anche quella ai Rapporti con il Consiglio, detenendo solo la delega ai Sistemi informativi e Transizione al digitale. È quanto si è appreso nelle ultime ore su una vicenda che nella città della Piana sta suscitando parecchio dibattito. L’assessore Paradiso, infatti, è stato di recente condannato a tre anni per reati tributari dal Tribunale di Lamezia Terme.

Una condanna che ha suscitato indignazione, manifestata, al termine dell’ultimo consiglio comunale dalla consigliera del Pd Doris Lo Moro: «Questo Consiglio comunale è delicato – ha detto Lo Moro – perché cade a due giorni da una notizia data dalla stampa sulla condanna per evasione fiscale di un assessore. Il sindaco ha già risposto che lui rispetta la legge. Io penso che dal punto di vista della dignità delle istituzioni, e della credibilità delle istituzioni, non si può solo rispettare la legge. Poi c'è la Costituzione prima ancora della legge, l'articolo 54 della Costituzione parla di dignità e onore (chi ricopre cariche pubbliche - come funzionari, magistrati, militari, forze dell'ordine, deputati, senatori e sindaci - deve svolgere i propri compiti con disciplina e onore, ndr). Allora l'interrogativo: se è giusto in una città difficile come la nostra, ignorare una condanna per evasione fiscale da parte di un assessore che ha la delega dei rapporti con il Consiglio comunale».

Il consiglio comunale di venerdì scorso era, in realtà dedicato a recenti atti intimidatori perpetrati ai danni di alcuni commercianti della città. L’affaire Paradiso non era all’ordine del giorno.

Alle dichiarazioni di Lo Moro, il sindaco Mario Murone ha replicato informando che la questione «è stata affrontata con serenità e con la dovuta attenzione e le determinazioni che ne sono scaturite sono state portate a conoscenza dell’autorità prefettizia così come previsto dalla legge. Perché, ribadisco, questa amministrazione rispetta la legge».
Oggi la conferma di voci che giravano da tempo: la delega ai rapporti con la Polizia Municipale è tornata nelle mani del primo cittadino che presto dovrebbe ricevere anche quella ai Rapporti col Consiglio.