Gli avvocati Carratelli e Caiazza a seguito della sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Salerno: «È errata, ingiusta e illogica»
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«La quanto meno cervellotica decisione della Corte di Appello di Salerno che, in riforma della sentenza di primo grado, ha ritenuto configurabile a carico dell’avvocato Marcello Manna e del dottor Marco Petrini soltanto l’ipotesi meno lieve della corruzione per l’esercizio della funzione, ha smentito la (grave) accusa che l’avv. Marcello Manna avrebbe corrotto il giudice Petrini per ottenere l’assoluzione dell’imputato Francesco Patitucci, oggetto della originaria contestazione di corruzione in atti giudiziari».
È quanto si legge in una nota stampa di Nicola Carratelli e Gian Domenico Caiazza, legali dell’ex sindaco di Rende a seguito della condanna di quest’ultimo e dell’ex magistrato Petrini.
«La decisione di appello desta non poche perplessità, poichè, escluso un rapporto asseritamente illecito relativo al processo a carico di Francesco Patitucci – scrivono i legali - non si riesce a comprendere per quali attività inerenti l’esercizio della funzione giurisdizionale del Petrini possa essere stato ravvisato il rapporto corruttivo, atteso che per le altre vicende inizialmente contestate agli imputati (“raccomandazione” per Vitale Marco, procedimento a carico di Ioele Antonio) erano già intervenuti provvedimenti di assoluzione e di archiviazione, e nessun ulteriore elemento (peraltro certamente insussistente) era stato contestato all’avv. Marcello Manna circa un possibile “acquisto” della generica “messa a disposizione” del Petrini».
«Evidentemente la Corte di Appello di Salerno, a fronte della esplicitazione di plurime ed insuperabili deduzioni difensive, non limitate affatto alla inutilizzabilità del video o degli audio, ma volte a smontare, punto per punto, su base logica, giuridica e documentale, tutti gli elementi esposti dal GUP nella sentenza di primo grado, non ha inteso optare per un esito pienamente assolutorio sol perché questo avrebbe dovuto necessariamente riguardare anche il Petrini, ed ha quindi ritenuto di applicare all’avv. Marcello Manna una pena davvero minima, a comprova dello scarso convincimento sulla effettiva colpevolezza di quest’ultimo. Naturalmente - concludono gli avvocati - sarà proposto ricorso per cassazione per cancellare una sentenza del tutto errata, ingiusta ed illogica».