L’ex lido Aquarius assegnato all’associazione Don Milani. La condanna della Caritas: «La comunità non si piega all’intimidazione»
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Ignoti nella notte hanno vandalizzato l’ex lido Aquarius, sul lungomare di Marina di Gioiosa Jonica, confiscato anni fa alla criminalità organizzata e assegnato all’associazione Don Milani, vicina a Libera di don Ciotti. Da quanto si apprende le forze dell’ordine hanno notato segni di effrazione alla porta d’ingresso e furto di materiale posto all’interno. Presente al sopralluogo anche il sindaco Geppo Femia.
Ferma condanna per quanto accaduto è stata espressa dalla dalla Caritas Diocesana di Locri-Gerace. «Questo gesto non colpisce solo un bene materiale, ma rappresenta un attacco ai valori di giustizia e inclusione che quel luogo incarna – si legge in una nota –. La pronta reazione delle istituzioni, con la presenza delle forze dell’ordine e del sindaco Geppo Femia, è un segnale chiaro: la comunità non si piega all’intimidazione. La Caritas si unisce in solidarietà all’associazione Don Milani e a tutti coloro che, con coraggio, lavorano per restituire dignità e speranza al nostro territorio. Continueremo a essere al loro fianco, perché costruire una Locride più giusta, solidale e libera è un impegno che ci riguarda tutti. Non lasciamoci intimidire: moltiplichiamo i gesti di responsabilità e cittadinanza attiva. Solo così possiamo garantire un futuro migliore alle nuove generazioni».
Anche Camini è al fianco del Centro Don Milani e di Libera, con una solidarietà che non è solo formale, ma concreta e partecipe. Il sindaco Giuseppe Alfarano, così si è espresso sulla vicenda: «Quanto accaduto a Marina di Gioiosa Ionica ci riguarda tutti. Le mani vigliacche che hanno colpito un bene confiscato e restituito alla collettività hanno voluto lanciare un messaggio di paura. Ma a questi segnali intimidatori dobbiamo rispondere con la forza della partecipazione e dell’unità. Il nostro territorio ha bisogno di modelli positivi, di comunità che si prendono cura dei luoghi, che costruiscono inclusione, lavoro e speranza. Esprimiamo la nostra più profonda vicinanza agli amici del Centro Don Milani e di Libera: non siete soli, la vostra battaglia è anche la nostra».