VIDEO | Macabro avvertimento alla giornalista del network LaC. Da tutto il gruppo la solidarietà a una collega che non è e non sarà sola: nessuno di noi abbasserà la guardia
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Ci hanno provato ancora. Hanno provato a mettere paura a chi fa del mestiere di giornalista una vera e propria missione. Al servizio dei lettori e della gente comune, dei più deboli e indifesi, e soprattutto contro la sopraffazione.
Vecchi metodi che si sposano con la tecnologia di oggi, perché oggi le intimidazioni e le minacce di morte viaggiano sulla rete, sempre più terreno fertile per criminali da mezza tacca e leoni da tastiera. Lo hanno fatto inviando ad uno dei profili della nostra collega Elisa Barresi, brillante giornalista di cronaca e giudiziaria, nonché vice direttore de ilReggino.it, una serie di messaggi e una foto inquietante che, prontamente, tutte le componenti del network LaC, con l’editore Domenico Maduli la direttrice editoriale Maria Grazia Falduto e il direttore della testata Franco Laratta in testa, hanno rispedito al mittente non senza prima consegnare nelle mani delle forze dell’ordine il macabro messaggio.
Ma stiano tranquilli quei vigliacchi, autori del vile gesto, che il tentativo di intimidire la collega Barresi non sortirà alcun effetto, e non solo per la professionalità, perseveranza e carattere che le appartengono, ma soprattutto perché Elisa non è e non sarà mai sola in questo momento delicato, come non è mai sola nello svolgimento del suo prezioso lavoro con il quale fino ad oggi ha contribuito alle battaglie di legalità che il gruppo del network LaC porta avanti, supportando da sempre il lavoro di Procure e forze dell’ordine in un cammino orientato dai valori della legalità.
Per questo nel manifestare a Elisa la piena e incondizionata solidarietà per il macabro avvertimento ricevuto, la esortiamo, anche se non ce n’è bisogno, a non abbassare la guardia e ad andare avanti nelle sue inchieste e nel suo lavoro: l’intero corpo giornalistico e la proprietà continueranno a parlare e praticare legalità, contro le ingiustizie e il malaffare di cui la nostra regione fatica a liberarsi.