Coronavirus, Montebello come Codogno. Il vicesindaco: «Si valuti la zona rossa»

Il vicesindaco Macheda chiede l'applicazione del modello già utilizzato nella cittadina lombarda: «Attività amministrative bloccate e servizi essenziali compromessi»

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di Elisa Barresi
16 marzo 2020
22:19
Montebello Jonico
Montebello Jonico

Montebello Jonico ha raccolto due tristi primati che hanno già prodotto le prime conseguenze. Il primo decesso e il primo sindaco affetto da coronavirus in Calabria hanno fatto scattare ulteriori restrizioni e Montebello potrebbe prendere esempio da Codogno ed essere il primo comune a chiudere tutto, vietando ingressi e uscite dal territorio comunale se non autorizzati.

Le misure per contenere i contagi

Dopo la notizia che lo stesso primo cittadino Ugo Suraci ha confermato sono scattate le necessarie azioni per tutelare i cittadini ed evitare ulteriori contagi. La vice sindaco del comune di Montebello Jonico Caterinachiara Macheda, è a lavoro, di concerto con la Prefettura, per coordinare i provvedimenti atti a contenere la diffusione del contagio, «confidate nelle Istituzioni – dice la Macheda - che si stanno muovendo per contrastare l'avanzare del virus». Le misure saranno molto drastiche ma necessarie per evitare di perdere il controllo della situazione. Inoltrata la richiesta alla Prefettura e alla Regione Calabria Protezione Civile della Regione Calabria «l’invio urgente di un contingente di uomini e mezzi tali da poter assicurare la normale erogazione dei servizi essenziali alla cittadinanza».


 Garantire i servizi essenziali 

Da Montebello arriva la richiesta di un «intervento urgente per garantire i servizi essenziali a seguito del focolaio di Covid-19 nel Comune di Montebello Ionico. Evidenziato che, nel Comune di Montebello Ionico, si è verificato un focolaio di infezioni da corona virus, in atto tendenzialmente in espansione, che ha creato e crea allarme e preoccupazione in tutta la comunità. Dato atto che: in corso vi sono diversi casi di infezione, compreso il sindaco di Montebello Ionico (attualmente ricoverato in ospedale) e si è, altresì, registrato  il decesso di un dipendente comunale; l’Amministrazione ha un’operatività ridotta in quanto la maggior parte dei componenti dell’esecutivo è stato posto in stato di quarantena obbligatoria;

tutti i dipendenti comunali, compresi i vigili urbani, ed i volontari della protezione civile, avendo avuto contatto con persone risultate positive, sono stati posti in quarantena per cui quasi tutte le attività amministrative e gestionali dell’Ente risultano bloccate».

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Sono questi i motivi che hanno spinto l’amministrazione a chiedere ulteriori restrizioni poiché «i servizi essenziali, quali: protezione civile, erogazione idrica, manutenzioni urgenti, raccolta rifiuti, vigilanza ecc. risultano compromessi con gravi conseguenze per la salute pubblica, incolumità e sicurezza dell’intera cittadinanza, che è già gravata da un regime di limitazione alla movimentazione».

Chiesta la quarantena per tutti gli abitanti

Inoltre, il vicesindaco ha richiesto alla Prefettura di Reggio Calabria e alla Regione Calabria  «Si chiede un atto che imponga una quarantena a tutto il Comune di Montebello Ionico, compreso il divieto di entrata ed uscita nel territorio comunale, salvo che per i servizi essenziali, sanitari e delle forze dell’ordine. Nonché il transito dei mezzi di rifornimento di generi alimentari e medicinali. Si porta a conoscenza che tutti i dipendenti comunali ed i volontari della protezione civile, avendo avuto contatto con persone risultate positive, sono stati posti in quarantena e, pertanto, quasi tutte le attività amministrative dell’Ente risultano bloccate.

 

Urge, quindi, avere a disposizione personale al fine di assicurare l’erogazione dei servizi minimi essenziali. Pur avendo fin qui esortato i cittadini a non uscire da casa, vista l’emergenza, si confida in un intervento delle forze sanitarie, degli organi istituzionali e delle forze dell’ordine al fine di assicurare l’effettivo rispetto delle limitazioni alle movimentazioni delle persone. Si richiede, altresì, di voler intervenire presso le autorità sanitarie preposte per far eseguire  tamponi per quei cittadini, anche asintomatici, che possano aver avuto contatti con i soggetti risultati positivi al virus».

Senza elencare tutti i casi di infezione verificatisi in pochi giorni, compreso il Sindaco di Montebello Ionico ed il decesso di un dipendente comunale, il vicesindaco facendosi portavoce dell’intera amministrazione «considera che ci siano le ragioni per un intervento di estremo rigore nel tentativo di fermare l’espandersi del Covid-19».

Nel frattempo è stata anche emanata un'ordinanza disponendo, in via del tutto eccezionale, l'apertura dello sportello farmaceutico a Masella. Ciò, per contrastare l'emergenza del Coronavirus (Covid-19) e garantire così ai cittadini di Masella un servizio fondamentale, limitando gli spostamenti sul territorio. Il servizio verrà espletato nella fascia oraria 15:30/19:00.

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