Presunta violazione delle normative per l’accertamento delle infrazioni al codice della strada, violazione della normativa per il trattamento dei dati personali e distrazione dei proventi delle multe stradali. Sono diversi i fronti su cui indaga la Procura di Catanzaro nell’ambito del fascicolo che mira a far luce sull’utilizzo da parte di alcuni comuni del catanzarese di sistemi di lettura delle targhe.

I dispositivi finiti nel mirino degli investigatori sono quelli installati nei comuni di Isca sulla Ionio, Stalettì, Sellia Marina, Cropani e Satriano; questa mattina posti sotto sequestro su disposizione del gip del Tribunale di Catanzaro. Le indagini vanno avanti da oltre due anni e hanno preso il via a seguito di diverse segnalazioni da parte di automobilisti, che si sono visti notificare verbali ritenuti oggi illegittimi perché eseguiti in violazione delle normative vigenti.

In particolare, secondo quanto emerso dagli approfondimenti investigativi eseguiti dalla polizia stradale in collaborazione con il nucleo di polizia economico finanziario della guardia di finanza e la sezione p.g. della polizia, i verbali sarebbero stati notificati attraverso contestazione differita, al contrario di quanto disciplinato dalla normativa che prevede la verifica e il controllo da parte di personale su strada.

I dispositivi inizialmente installati per il monitoraggio del traffico, grazie a ulteriori e specifiche funzionalità del software sarebbero poi stati impiegati anche per la lettura delle targhe dei veicoli in transito e l’elevazione di sanzioni attraverso un collegamento con banche dati (ad esempio, ministeriali o della motorizzazione civile) con cui si verificava – a titolo d’esempio - la presenza della copertura assicurativa o della revisione.

Irregolarità da accertare eventualmente attraverso operatori collocati su strada e che invece venivano notificate con una contestazione differita. Sono numerosi i verbali finiti sotto la lente degli investigatori e anche questi posti sotto sequestro. Il provvedimento adottato questa mattina dal gip è stato preceduto da incontri e verifiche che hanno coinvolto anche la prefettura di Catanzaro, la quale aveva diffidato i comuni a sospendere le attività di rilevazione, oggetto di indagine.

Altro fronte investigativo aperto è quello che riguarda l’impiego dei proventi delle multe. I militari del nucleo economico finanziario hanno effettuato acquisizioni documentali nei comuni di Isca sulla Ionio, Stalettì, Sellia Marina, Cropani, Satriano, Montepaone, Simeri Crichi e Squillace per verificare eventuali distrazioni delle somme. Sotto la lente degli investigatori sono finiti i bilanci comunali. I fondi devono essere, infatti, destinati a finalità ben precise.