Alle 19 del 24 dicembre inizia il turno di pattugliamento per la città. Gli operatori si raccontano: «All’inizio pensi al poliziotto come un supereroe poi ti rendi conto che diventi un punto di riferimento per le persone che incroci per strada». Rafforzati i presidi per garantire la sicurezza durante le festività natalizie
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Sono le 19 e gli agenti si preparano al turno di notte, le volanti si lasciano alle spalle il polifunzionale. La città scorre fuori dai finestrini dell’auto, dentro si resta con le orecchie tese al controllo del territorio. Per gli operatori di polizia un turno come un altro mentre la gran parte dei cittadini si prepara al cenone di Natale. «Vai via di casa con un po' di malinconia, però poi ti basta raggiungere gli uffici, salire in macchina per comprendere che ti stai rendendo utile alla collettività. È questo pensiero a renderci orgogliosi e a permetterci di trascorre le ore di servizio con molta serenità» racconta il sovrintendente capo della polizia, Andrea Brancati.
Venticinque anni da operatore delle volanti, non ancora esausto di un lavoro che costringe spesso a lasciare la famiglia, salire a bordo della volante, anche durante i giorni di festa. «È un sogno che coltivo fin da quando ero bambino ma che con il passare degli anni ho poi affrontato con una maturità diversa». Tiene stretto il volante, parla senza distogliere lo sguardo dalla strada, che fissa con aria di familiarità. «All'inizio, quando sei giovane, affronti tutto in maniera diversa. Pensi al poliziotto come ai supereroi che vedevi da bambino poi da vicino ti rendi conto che le esigenze sono altre, le responsabilità diverse e gradualmente prendi coscienza di quanto tu possa diventare un punto di riferimento per le persone che ogni giorno incroci sul tuo cammino».
Quando il lavoro diventa una vocazione, spesso dedizione all'altro, soprattutto in condizioni di pericolo. E la riconoscenza è l'unica moneta che ripaga di sacrifici e personali rinunce. «In quasi 30 anni di servizio sono stati diversi gli episodi che mi hanno colpito e commosso. Quello che mi è rimasto più nel cuore è sicuramente l’intervento dopo un incidente stradale, un frontale tra due auto» ricorda. «Io e il mio collega ci siamo precipitati sul posto e non abbiamo esitato ad estrarre le vittime dall’abitacolo, due ragazze di appena venti anni. Le auto stavano per essere avvolte dalle fiamme in galleria. Ciò che mi ha molto commosso è stata la reazione di entrambi i genitori che ci hanno abbracciato in lacrime e tuttora quando li incontro per strada continuano a ringraziarmi per quello che avevamo fatto in quegli istanti davvero terribili».
Ci sono professioni che non conoscono sosta, gli agenti di pubblica sicurezza lavorano anche quando le città si fermano, le famiglie si riuniscono e i locali della movida diventano luoghi di aggregazione e intrattenimento, spesso anche al di fuori delle regole. «In occasione di queste festività il signor questore della provincia di Catanzaro ha disposto un ulteriore potenziamento dei servizi di controllo del territorio proprio per garantire una maggiore sicurezza ai cittadini, per poter trascorrere, quindi, in serenità queste festività con una particolare attenzione rivolta ai luoghi di maggior affluenza: gli esercizi commerciali, i locali pubblici e della vita notturna» spiega il commissario capo dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura di Catanzaro, Giuseppe Travagliante. «L’obiettivo è garantire sicurezza agli esercenti ma anche agli avventori, quindi, controllando che non vengano somministrati alcolici ai minori e affinché tutto possa svolgersi in maniera regolare, senza criticità per l'ordine e la sicurezza pubblica».

