La decisione

‘Ndrangheta a Cosenza, l’autunno caldo dei maxiprocessi: tutti a giudizio gli imputati di “Reset” - NOMI

Il prossimo 31 ottobre la prima udienza. In 245 sono alla sbarra per associazione mafiosa, droga ed estorsioni. Un centinaio di loro, fra cui i presunti boss, ha scelto il rito abbreviato

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di Marco Cribari
17 luglio 2023
20:28

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Sono stati rinviati tutti a giudizio gli imputati di “Reset” la maxi-inchiesta contro le cosche di ‘ndrangheta di Cosenza e dell’hinterland. La prima udienza del processo è in programma il 31 ottobre. Le persone coinvolte, 245 in tutto, sono in gran parte sospettate di essere affiliate alle sette cosche criminali che, oltre alla città bruzi, avrebbero contaminato Montalto, Rende e la Valle dell'Esaro. Trentotto giorni sono stati necessari per consentire prima ai pm della Dda di Catanzaro di esporre le tesi d'accusa e poi al collegio difensivo di perorare le cause dei loro assistiti. Oggi, dopo le ultime arringhe degli avvocati, la parola è passata al gup.

Tutto come da copione, dunque, con l'appuntamento decisivo che a questo punto si sdoppia. Per il primo bisognerà attendere un mese esatto e quella sarà certamente la parte più significativa del processo. La scelta dell'abbreviato, infatti, è stata intrapresa da un centinaio di persone, fra cui i principali imputati, in primis Francesco Patitucci e come lui Salvatore Ariello, Mario "Renato" Piromallo, Michele e Umberto Di Puppo, Luigi e Marco Abbruzzese. Del gruppo fanno parte anche diversi pentiti come Adolfo Foggetti, Daniele Lamanna e soprattutto Roberto Porcaro, uno dei boss più importanti - era il vice di Patitucci - che nei mesi scorsi ha preso a collaborare con la giustizia.

L'ipotesi che la Dda intende dimostrare in aula è che a partire dal 2014, dopo l'uccisione di Luca Bruni, i clan di 'ndrangheta di Cosenza e dintorni si siano federati fra loro sotto la guida di Patitucci, facendo confluire i proventi delle attività illecite in una cassa comune, la cosiddetta bacinella. Accanto all'accusa di associazione mafiosa e a quella di associazione finalizzata al narcotraffico, figurano una sfilza di reati fine quali estorsioni, usure e traffici di droga che danno la dimensione del volume d'affari che il gruppo era stato in grado di mettere in piedi occupando in modo capillare il territorio. Di seguito l’elenco delle persone rinviate a giudizio.

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Giornalista
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