Ndrangheta, chiusa l’inchiesta sugli omicidi dei Piscopisani. La Dda indica 22 indagati – NOMI
Contestati sei delitti, tre agguati falliti e l’esistenza del locale di Tripodi di Porto Salvo. L’indagine coinvolge appartenenti alle cosche di Piscopio
Sei omicidi, tre tentati omicidi, associazione per delinquere (viene contestata l’esistenza del locale Tripodi di Porto Salvo), quattro estorsioni, occultamento di cadavere, detenzione illegale di armi, ricettazione.
Sono queste le accuse che la Dda di Catanzaro – sostituti procuratori Andrea Buzzelli e Antonio De Bernardo – contesta a 22 persone coinvolte nell’inchiesta denominata Porto Salvo.
Omicidi e tentati omicidi
La Dda di Catanzaro contesta a Francesco Barba l’omicidio di Mario Franzoni, avvenuto il 21 agosto 2002 a Vibo Maria; a Michele Fiorillo detto Zarrillo, Gregorio Gasparro, Nazzareno Felice, il tentato omicidio di Giuseppe Pugliese Carchedi, avvenuto il 19 febbraio 2005 a Vibo Valentia; a Michele Fiorillo detto ZarriIlo, Rosario Fiorillo (minorenne al momento del fatto) il tentato omicidio di Giuseppe Pugliese Carchedi e Francesco Macrì avvenuto a Pizzo il 17 agosto 2006; a Michele Fiorillo e Rosario Fiorillo (minorenne al momento del fatto), l’omicidio di Giuseppe Pugliese Carchedi, avvenuto a Pizzo Calabro il 17 agosto 2006. Inoltre viene contestato a Francesco Alessandria, Giuseppe Comito, Nicola Figliuzzi, Pantaleone Mancuso detto Scarpuni, Giuseppe Patania, Salvatore Patania, Saverio Patania, Nazzareno Patania, l’omicidio di Davide Fortuna avvenuto a Vibo Valentia il 6 luglio 2012.
A Rosario Battaglia, Raffaele Moscato e Antonino Francesco Staropoli viene contestato l’omicidio di Mario Longo avvenuto il primo aprile 2012.
A Rosario Battaglia, Rosario Fiorillo, Michele Fiorillo, Salvatore Tripodi, Francesco Diascoli e Salvatore Antonio Vita, viene contestato l’omicidio di Michele Palumbo avvenuto a Vibo Valentia l’11 marzo 2010.
Sono accusati dell’omicidio di Massimo Stanganello: Stefano Farfaglia, Angelo David, Rosario Battaglia e Rosario Fiorillo. Il delitto è avvenuto a Vibo Marina intorno al 3 agosto 2008.
Nella frazione Piscopio di Vibo Valentia si è consumato, il tre ottobre 2004, il tentato omicidio di Rocco Bellissimo, Nicola Bellissimo, Cosmo Pistininzi e Pietro Pasquale Cannatelli. Dell’agguato sono accusati Michele Fiorillo detto Zarrillo e Rosario Battaglia.
Gli indagati
Gli indagati sono in tutto 22 e si tratta di Francesco Alessandria, 54 anni, di Sorianello; Francesco Barba, 62 anni, di Vibo; Rosario Battaglia, 40 anni, di Piscopio; Giuseppe Comito, 49 anni, di Vibo (collaboratore di giustizia); Francesco D’Ascoli, 53 anni, di Vibo; Angelo Davi, 41 anni, di Piscopio; Stefano Farfaglia, 41 anni, di Vibo; Nazzareno Felice, 63 anni, di Piscopio; Nicola Figliuzzi, 34 anni, di Soriano (collaboratore di giustizia); Rosario Fiorillo, 35 anni, di Piscopio; Michele Fiorillo, 38 anni, di Piscopio; Gregorio Gasparro, 53 anni, di San Gregorio d’Ippona; Pantaleone Mancuso, 63 anni, di Limbadi, alias “Scarpuni”; Renato Marziano, 57 anni di Vibo (collaboratore di Giustizia); Giuseppe Patania; 44 anni, di Stefanaconi; Salvatore Patania, 46 anni, di Stefanaconi; Saverio Patania, 48 anni, di Stefanaconi; Nazzareno Patania, 51 anni, di Stefanaconi; Antonino Francesco Staropoli, 48 anni, di Vibo; Salvatore Tripodi, 53 anni, di Vibo Marina; Salvatore Vita, 49 anni, di Vibo Marina.
Gli indagati hanno ora 20 giorni di tempo per presentare memorie difensive o chiedere di essere sentiti dai magistrati. Sono assistiti dagli avvocati Antonia Nicolini, Diego Brancia, Sergio Rotundo, Nicola Cantafora, Alice Zelinda Massara, Alessandra Canepa, Paride Scinica, Francesco Calabrese, Caterina De Luca, Gregorio Viscomi, Alessandro Diddi, Antonio Larussa, Salvatore Prenesti, Rosa Giorno, Giuseppe Bagnato, Maria Teresa Battaglia.